I Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno avviato le indagini tese all’identificazione dell’autore di un tentativo di truffa messo in atto nei confronti di una pensionata, 78enne del posto.
Nel pomeriggio del 22 novembre, la donna è stata contattata sulla propria utenza telefonica fissa da un ignoto interlocutore, il quale le ha riferito che il figlio, a seguito di un incidente stradale, era stato trattenuto in una caserma dei carabinieri e che occorreva una somma di denaro come cauzione, invitandola a contattare il 112 per verificarne la veridicità. L’anziana ha fatto subito come suggerito, componendo il numero e ricevendo risposta dall’interlocutore originario il quale, in realtà, non aveva mai interrotto la chiamata. Durante la conversazione, però, presso l’abitazione è sopraggiunto casualmente il figlio e, pertanto, la donna ha interrotto la conversazione e ha informato dell’accaduto la locale Stazione Carabinieri che hanno immediatamente avviato le indagini.
Suggerimenti e consigli
Continuano ad essere segnalati episodi ditruffe ad anziani commesse da fintiappartenenti a Forze di Polizia o Enti Pubblici.
i Carabinieri invitano, pertanto, a porre lamassima attenzione per non rimanere vittima di tali odiosi episodi. I modi per raggirare le vittime sono vari, ma tutti mirano ad ottenere somme di denaro in contanti o altri oggetti di valore.
Nella maggior parte dei casi le truffe sono realizzate tramite telefonate con le quali le vittime vengono raggirate da persone che si qualificano come avvocati o tutori dell’ordine, rappresentando situazioni spiacevoli (per lo più incidenti stradali), nelle quali sarebbero coinvolti i figli o altri stretti congiunti delle vittime stesse. dopo la conversazione telefonica, nel corso della quale viene comunicato alle vittime l’impellente necessità di pagare una somma di denaro (più o meno 5 mila euro) per evitare la carcerazione del proprio caro, si presenta un’altra persona a casa dell’anziano con il compito di ritirare il denaro o altri oggetti di valore.
È importante, per non cadere nella rete dei tanti truffatori che continuano a prendere di mira le fasce più deboli della popolazione,prestare sempre la massima attenzione e seguire questi semplici consigli:
– interrompere immediatamente comunicazioni telefoniche sospette del tipo di quelle sopra descritte e richiedere subito l’intervento dei Carabinieri;
– non aprire la porta a sconosciuti e, comunque, nei casi dubbi richiedere l’intervento di una pattuglia;
– non consegnare mai somme di denaro: nessun ente pubblico o privato invia proprio personale a domicilio per ritirare contanti per il pagamento di “fatture”;
– non fare mai riferimento al possesso di libretti postali, conti correnti, etc..
Oltre al 112, numero di emergenza unico, è possibile contattare la Stazione Carabinieri del posto di residenza.