È stato siglato oggi, presso il Salone di Rappresentanza della Provincia di Brindisi, il Contratto di fiume del Canale Reale; l’atto di impegno formale che contrattualizza le decisioni condivise nel processo partecipativo tra soggetti pubblici, privati, istituzionali, economici e sociali previsto dalla regione Puglia. Il contratto, che ha una durata di 15 anni, definisce anche il Programma d’Azione 2021-2024 in cui sono state individuate le attività riconosciute dai soggetti coinvolti del territorio come attività multi-disciplinari necessarie per la riqualificazione ambientale del contesto territoriale di riferimento.
Il Contratto di Fiume è teso al raggiungimento delle finalità previste dalla Comunità Europea in materia ambientale e, in particolare, in materia di acque, suolo, biodiversità ai sensi della direttiva 2000/60/CE (direttiva quadro sulle acque), alle direttive connesse, unitamente alla direttiva 2007/60/CE (direttiva alluvioni), e alle direttive 42/93/CEE7 (direttiva Habitat) e 2008/56/CE (direttiva quadro sulla strategia marina); permette di adottare un sistema di regole, in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale intervengono in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione del bacino fluviale (World Water Forum, 2000), che concorra alla definizione e all’attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a livello di bacino e sottobacino idrografico. Si ispira al principio della sostenibilità; è infatti finalizzato a sviluppare, in condivisione, politiche atte a indirizzare i processi di trasformazione insediativa verso la valorizzazione delle risorse territoriali, il contenimento del potenziale degrado e la riqualificazione paesaggistico-ambientale dei territori del bacino del fiume.
Inoltre il Contratto si basa sui principi di sussidiarietà orizzontale e verticale e dello sviluppo locale partecipato: in quanto processo di governance che fa riferimento ad un approccio ecosistemico, deve fare leva sulla responsabilità della società insediata, che riconosce nel bacino del fiume una delle matrici della propria identità culturale.
L’approccio è interattivo per garantire il consenso e l’attuabilità delle azioni attraverso il confronto e la negoziazione tra tutti gli attori e i cittadini coinvolti, con l’obiettivo di attivare progetti di riqualificazione ambientale e territoriale integrati nei contenuti e condivisi nelle modalità di decisione.
Il Contratto è stato sottoscritto da: Provincia di Brindisi, Comune di Brindisi, regione Puglia, Autorità di Bacino, Soprintendenza archeologica Brindisi e Lecce, Asset, Arpa Puglia, Autorità idrica pugliese, Acquedotto pugliese Spa, i Comuni di Carovigno, Francavilla Fontana, Mesagne, Oria, San Vito dei Normanni, Villa Castelli, Consorzio di bonifica Arneo, Consorzio di gestione di Torre Guaceto, Gal Alto Salento, Politecnico di Bari, Università del Salento, Università di Bari, Istituto di ricerca sulle acque del CNR, Libera Università di Amsterdam, Ordine degli Architetti PCC della Provincia di Brindisi, Cicloamici Fiab Mesagne, Istituto scientifico Biomedico Euro Mediterraneo, Consorzio Asi Brindisi, Comitato Mesagne per la ricerca Odv.