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Sindacato dei poliziotti, carenze organiche a Brindisi e mancate aggregazioni estive 2023

da Cosimo Saracino
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Riceviamo e pubblichiamo: Gli appelli a rivedere la non facile situazione in cui versa l’ordine e la sicurezza pubblica, sono sempre più argomenti di drammatica attualità. Territori che pagano lo scotto di carenze di personale da parte della Polizia di Stato, a fronte di criticità per le mancate aggregazioni estive quali per altre province e non quella di Brindisi.

L’ormai insostenibile carenza di organico in cui versa la Questura di Brindisi con tutte le sue articolazioni periferiche, peggiora esponenzialmente nel periodo estivo, essendo la Puglia ed il Salento da molti anni la meta turistica per centinaia di migliaia di cittadini, sia italiani che stranieri, provenienti da tutto il mondo.

La pianta organica della Questura di Brindisi e gli Uffici della provincia stanno subendo da tempo una progressiva diminuzione di personale per i raggiunti limiti di età, (tra il 2023 ed il 2024 vi saranno addirittura oltre 70 pensionamenti), a cui si aggiungono i vincitori dei concorsi interni per la legittima progressione in carriera, i quali alla fine del relativo corso di formazione saranno destinati in altri Uffici d’Italia.

Premesso poi, che tutta la Puglia ed in particolare l’area in questione ha una naturale vocazione turistica, paesaggistica e agroalimentare che produce sviluppo, lavoro, economia e benessere, ma che attira anche i clan dediti alla criminalità organizzata e diffusa.

La Questura di Brindisi con i Commissariati distaccati, tutti sott’organico, ha una competenza territoriale molto ampia a causa di un territorio molto esteso e vivo anche nelle aree interne. Diventa, quindi, inevitabile che durante la stagione estiva il quintuplicarsi della popolazione, se rapportato alla diminuzione e invecchiamento dell’organico della Polizia di Stato brindisina, mette a serio rischio l’apparato di prevenzione volto a garantire la sicurezza di tutta la filiera turistico-produttiva su cui si fonda buona parte dell’economia di questa strategica regione del meridione d’Italia.

A fronte della situazione descritta, nessuna unità in più è giunta in questa provincia, nonostante la già risaputa vocazione turistica, vedasi la sfilata di Dolce e Gabbana a Ostuni, le varie iniziative estive come Mesagne ormai meta turistica, così come per gli uffici delle specialità, come la Frontiera che non riesce a garantire un servizio efficiente di controlli e che in concomitanza delle ferie estive ha visto raddoppiare le tratte delle navi da e per l’Albania e Grecia con quello che ne comporta in termini di presenza e controlli extraschengen, per non parlare dei voli per le destinazioni ormai non più comunitarie che necessitano obbligatoriamente dei controlli, ma che un numero sempre più esiguo di personale non può garantire.

Non si può garantire un servizio efficiente se alle ferie estive e ad un raddoppio delle esigenze di servizio non sia corrisposto un aumento di personale che purtroppo non vi è stato e che la carenza d’organico comporta lo stravolgimento degli orari di lavoro, soprattutto in alcune giornate, a causa dei crescenti servizi, violano le norme disciplinate dall’ANQ e non devono ricadere sulle spalle dei poliziotti.

Per non parlare del personale della Stradale che solo a costo di sacrifici e limitazioni, riescono ad essere presenti sulle nostre strade, per affrontare il crescente aumento del traffico veicolare e della popolazione nei mesi estivi e quello che ne consegue. Ma non da meno, sono le carenze di organico alla Postale e Ferroviaria dove l’assegnazione di due unità da pochi giorni serve solo a lenire la atavica carenza di personale che non riesce a garantire nemmeno h24 una vigilanza in un’ infrastruttura come la Stazione ferroviaria e i luoghi nelle vicinanze. Per non parlare degli slogan sulla vigilanza degli Ospedali dove non una unità in più si è vista per queste esigenze.

Diventa pertanto ineludibile che effettuare l’attività di controllo del territorio e repressione dei reati in condizioni lavorative ostative è particolarmente impegnativo, sia per l’incolumità degli operatori che per l’efficienza del servizio stesso.

Purtroppo, siamo ben consapevoli della sofferenza di tutto il sistema sicurezza in termini di risorse umane e non solo, ci troviamo costretti a constatare che, nonostante tali conclamate criticità, è stato applicato un diverso metro di misura in tema di potenziamenti, non solo estivi, ma anche ordinari rispetto ad alcune realtà d’Italia, dove logiche politiche hanno avuto come risultato l’invio di rinforzi in quelle realtà, diversamente da molte aree del mezzogiorno, contrassegnate da un elevatissimo tasso di criminalità organizzata.

Stante quanto sopra, abbiamo appurato purtroppo a nostre spese che il piano di potenziamenti estivi 2023, non avrebbero interessato la nostra provincia e di dover fare per l’ennesima volta, di necessità, virtù…..

Cosimo SORINO
Segretario Generale Provinciale

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