Ridateci il frantoio ipogeo. E’ questo il tono della diffida fatta scrivere dal Sindaco all’Avvocatura civica comunale e indirizzata al Gal Terra dei Messapi. Pompeo Molfetta rivuole indietro il frantoio e la consegna deve avvenire entro e non oltre il 31 maggio. Il Sindaco accusa il Gal Terra dei Messapi di gravi inadempienze nel contratto di Comodato d’uso sottoscritto nel 2015. Dal tono della missiva il primo cittadino è chiaramente contrariato poichè la struttura di via Eugenio Santacesaria risulterebbe ad oggi chiusa e in “situazione di degrado”.
Le inadempienze lamentate dal primo cittadino fanno riferimento agli art. 4, 6 e 8 del Comodato gratuito. Con il contratto del 2015 il Gal si era impegnato a porre in essere delle “attività idonee alla valorizzazione e promozione del turismo rurale sostenibile e alla creazione di centri di informazione ed accoglienza turistica”. Ma a distanza di tre anni gli obblighi – secondo il sindaco – non sono stati rispettati. Sarebbe emerso, infatti, che nel frantoio non è attivo nessun servizio di infopoint. Nessun materiale informativo è stato stampato. Inoltre, il comune non ha avuto modo di distribuire il suo materiale informativo attraverso il frantoio anche a causa della chiusura nei periodi estivi e quelli di maggior afflusso turistico (nonché durante i ponti e festività). Infine, secondo una relazione del Capo Area del servizio socio-culturale nel monumento “risulta carente la manutenzione ordinaria del presidio che versa in situazione di degrado. Situazione rilevata e contestata anche da associazioni culturali locali interessate agli spazi per eventi culturali e che hanno reclamato un intervento diretto del Comune per il rispristino delle condizioni igienico-sanitarie”. Cosimo Saracino