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Situazione delle piattaforme ecologiche di Mesagne: il COBAS chiede spiegazioni al Sindaco

da Cosimo Saracino
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Riceviamo e pubblichiamo: Il Sindacato Cobas ha chiesto formalmente un incontro urgente al Sindaco di Mesagne affinché possa dare spiegazioni su come sia potuto accadere che le due piattaforme ecologiche di Mesagne versino in una situazione così indecente e deplorevole.


Su segnalazione dei lavoratori, il Sindacato Cobas nelle scorse ore ha verificato le condizioni di lavoro degli addetti nelle due piattaforme ecologiche gestite dalla ditta incaricata dal Comune di Mesagne per la raccolta dei rifiuti ed ha trovato una situazione a dir poco allucinante, sia a riguardo della sicurezza ed igiene in quei luoghi di lavoro e sia per le condizioni di conclamato rischio di inquinamento ambientale dovuto al solito problema che si trascina da anni ormai, ossia per il carente impianto di raccolta dei liquami che non è mai stato adeguato.


Come si può facilmente immaginare la situazione è ancora più critica in questo periodo estivo, con le alte temperature, per cui per gli operatori non è più sostenibile continuare a lavorare in queste condizioni.
Il Cobas ha messo sempre al centro il tema della sicurezza e igiene sui luoghi di lavoro, soprattutto in un settore molto esposto come quello dell’igiene ambientale perché è un settore nel quale le aziende che si susseguono negli appalti, con la scusa di stare nei costi dell’appalto, ricorrono sistematicamente al subdolo “ricatto occupazionale”, incutono terrore psicologico ai lavoratori e di conseguenza, senza colpo ferire, hanno gioco facile per aumentare il loro margine di profitto.
Le aziende, non tutte per fortuna, pur di aumentare il loro margine di profitto rispetto al perimetro economico dell’appalto, nella sostanza comprimono di fatto le condizioni di lavoro.


Indubbiamente queste sono aziende non si fanno di certo scrupolo se la compressione delle condizioni di lavoro la fanno passare attraverso l’erosione dei diritti, attraverso l’erosione del salario e soprattutto attraverso la negazione delle più elementari misure di igiene e sicurezza sul luogo di lavoro.
In attesa della convocazione per i dovuti chiarimenti richiesti è più che mai opportuno e urgente che il Sindaco di Mesagne si rechi di persona a verificare la situazione delle due piattaforme, che verifichi le responsabilità e che si adoperi immediatamente per la messa in sicurezza delle due strutture visto che dovrebbero essere di proprietà comunale anche se date in gestione alla ditta.

Brindisi, 21 luglio 2024 – per il Sindacato Cobas – Cosimo Quaranta

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