Home Attualità Studio shock sui lavoratori del petrolchimico di Brindisi: tra i ricercatori anche il mesagnese Emilio Gianicolo

Studio shock sui lavoratori del petrolchimico di Brindisi: tra i ricercatori anche il mesagnese Emilio Gianicolo

da Redazione
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C’è anche il nome del mesagnese Emilio Gianicolo, docente universitario ed esperto in epidemiologia ambientale, tra gli autori dello studio che porta alla luce dati allarmanti sulle condizioni di salute dei lavoratori del petrolchimico di Brindisi. Insieme a lui, hanno firmato la ricerca Maria Blettner dell’Istituto di Biometria, Epidemiologia ed Informatica Medica dell’Università di Mainz (Germania), Susi Epifani e Luca Convertini della ASL di Brindisi, Federico Scognamiglio dell’Università di Padova e Maurizio Portaluri dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

I risultati preliminari dello studio saranno presentati a settembre alla 70ª conferenza della Società Tedesca di Informatica Medica, Biometria ed Epidemiologia, in programma a Jena, in Germania.

Secondo quanto emerso, tra i 1.756 lavoratori del petrolchimico brindisino, quelli più esposti al cloruro di vinile monomero (Cvm) – un gas utilizzato per la produzione del Pvc – hanno perso in media due anni e mezzo di vita rispetto ai colleghi con esposizioni minori o assenti. I dati parlano chiaro: per ogni incremento unitario dell’esposizione al Cvm, la sopravvivenza si riduce di circa 0,6 anni per ogni incremento unitario dell’esposizione a Cvm. A concentrazioni più elevate di Cvm nell’ambiente lavorativo, dunque, corrisponde una diminuzione progressiva dell’aspettativa di vita.

Ma non è tutto. Lo studio ha evidenziato anche una forte associazione tra l’esposizione al Cvm e l’aumento del rischio di tumori, in particolare al fegato – dove la correlazione risulta ancora più marcata – e al polmone.

La produzione di Pvc a Brindisi ha avuto inizio nel 1963 e si è conclusa nel 1995. Negli anni successivi, alcuni tribunali italiani – tra cui quello di Brindisi – avviarono procedimenti penali contro dirigenti e responsabili degli impianti. Tuttavia, a Brindisi l’indagine, aperta nel 1995, non arrivò mai alla fase dibattimentale e si chiuse nel 2003. Proprio grazie alla documentazione raccolta nel corso di quell’inchiesta è stato oggi possibile ricostruire un quadro dettagliato delle esposizioni professionali e dei loro effetti sulla salute.

Il contributo del professor Gianicolo, che da anni si occupa degli effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute pubblica, rappresenta un importante tassello nella comprensione di una pagina complessa della storia industriale brindisina.

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