Non c’è nessun progetto protocollato al Comune che faccia riferimento alla realizzazione del metanodotto che da Melendugno, dove approderà il gasdotto Tap, arriverà a Mesagne.
Probabilmente non ci saranno opere nuove da farsi oppure i tecnici della Tap non hanno ancora prodotto un elaborato grafico per il nostro Comune.
La cosa certa è che il gas arriverà a Mesagne dove si trova il punto di snodo della SRG (Snam Rete Gas) valutato più vicino rispetto a quello di Villa Castelli.
Un importante tronco della rete Snam passa già in territorio mesagnese ed è visibile subito dopo il canale Reale sulla strada per San Vito dei Normanni. E qui che molto probabilmente approderà il metano proveniente da oltre Adriatico per essere distribuito nella rete nazionale.
In altri comuni, dove verranno realizzati gli interramenti del metanodotto, i progetti sono stati già protocollati poiché la condotta, essendo di diametro superiore agli 800 millimetri e di lunghezza superiore ai 40 chilometri (in linea d’aria siamo intorno ai 55 Km), deve ottenere una Valutazione di impatto ambientale positiva – comprensiva di Valutazione di incidenza – come previsto dal Codice dell’Ambiente. E su questo è competente il ministero dell’Ambiente.
Qualche giorno fa si è svolta a Fier, in Albania, alla presenza del primo ministro Edi Rama, del ministro dell’Energia e dell’Industria, Damian Gjiknuri e dell’amministratore delegato di Tap (Trans adriatic pipeline), Ian Bradshaw, la cerimonia di inaugurazione dei lavori per la costruzione del gasdotto che trasporterà fino alle coste del Salento il metano estratto in Azerbaijan. Di fatto, le opere in Albania erano iniziate da qualche settimana. Bradshaw, nel suo intervento, ha affermato: «Tap ha fatto dei progressi enormi negli ultimi anni, ne è testimonianza ciò che voi potete vedere qui ora: tubi di acciaio sul suolo, macchinari da costruzione sullo sfondo, la pista di lavoro preparata e le trincee scavate in attesa che vengano inseriti i tubi. Tutto questo con molte centinaia di migliaia di ore di lavoro in totale sicurezza. Desidero cogliere l’occasione per ringraziare il governo albanese, in particolare il ministro dell’Energia e dell’Industria per l’incessante sostegno al progetto e la forte collaborazione, che hanno permesso a Tap di realizzare e consegnare questo progetto».
Ad oggi, i dati della fase di costruzione del gasdotto Tap sono i seguenti: 23 chilometri di pista di lavoro preparati; 12 chilometri di tubi allineati sulla pista di lavoro; 8 chilometri di tubi saldati e 56 per cento del carico di tubi consegnato (i tubi continuano ad arrivare a Durazzo da aprile 2016); oltre il 94 per cento dei lavori preliminari sulla riqualificazione delle strade di accesso e ponti è stato completato. Inoltre, circa il 90 per cento della manodopera impiegata in questi lavori è albanese. Tap dovrà realizzare la tubazione sottomarina sui fondali dell’Adriatico meridionale fino alla costa di San Foca, nel comune di Melendugno, in provincia di Lecce, dove è prevista la connessione con il tratto terrestre della conduttura che proseguirà fino al terminale di ricezione Snam situato a Mesagne.