Tassa dei Rifiuti raddoppiata per il 2014 ed errore nel calcolo fino al 2017. E’ questo l’unico elemento certo che per il momento esce fuori da un confronto tra la nuova Circolare emessa dal Ministero dell’Economia e della Finanza e le cartelle della Tari pagate dai mesagnesi. Il ministero ha chiarito che la quota variabile della tariffa deve essere imputata solo una volta per la “superficie totale dell’utenza domestica”. Il Comune di Mesagne per il solo 2014 dovrebbe rimborsare una cifra che si avvicina a diverse centinaia di migliaia di euro. E per gli anni successivi dovrà elargire altri soldi la cui cifra non è stata ancora valutata.
Ieri il Mef si è espresso chiarendo: “Con riferimento alle pertinenze dell’abitazione, appare corretto computare la quota variabile una sola volta in relazione alla superficie totale dell’utenza domestica (…) Un diverso modus operandi da parte dei comuni non troverebbe alcun supporto normativo, dal momento che condurrebbe a sommare tante volte la quota variabile quante sono le pertinenze, moltiplicando immotivatamente il numero degli occupanti dell’utenza domestica e facendo lievitare conseguentemente l’importo della Tari (…) Qualora il contribuente riscontri un errato computo della parte variabile della tassa sui rifiuti effettuato dal Comune o dal soggetto gestore del servizio può chiedere il rimborso del relativo importo in ordine alle annualità a partire dal 2014, anno in cui la TARI è entrata in vigore”. A pensare che il Comune di Mesagne aveva ricevuto da parte dell’Anci il via libera ad imputare la tariffa variabile alle pertinenze. Ma tant’è! Nei giorni scorsi all’ufficio protocollo del Comune di Mesagne è arrivata una sola richiesta di rimborso. L’Ufficio Tributi deve dare risposta in tempi stretti a questo cittadino e molto probabilmente dovrà rimborsare la quota della tassa già pagata.
Che cosa accadrà alle casse comunali se tutti coloro che hanno già pagato il tributo negli anni dal 2014 al 2017 chiederanno il rimborso? E soprattutto, quanto aumenterà la tassazione a metro quadro dal prossimo anno visto che l’Ente pubblico deve coprire l’intero costo del servizio di smaltimento dei rifiuti? Cosimo Saracino
