Una esperienza di cultura e di orgoglio mesagnese. Potrebbe essere sintetizzata così una giornata straordinaria iniziata nell’Auditorium del Castello Normanno Svevo alla presenza dei protagonisti principali della mostra “Picasso – L’Altra metà del cielo” e dell’assessore regionale Loredana Capone. I mesagnesi adesso non hanno nessuna scusa nel dire che il loro paese non è un centro di cultura. A Mesagne da oggi viene custodito un tesoro enorme tra olii e grafiche di quel grande genio del novecento che è stato Pablo Picasso (Malaga, 25 ottobre 1881 – Mougins, 8 aprile 1973). Come le grandi città del nord Italia, Mesagne diventa capitale della cultura aperta a tutti. Al piano nobile del maniero normanno svevo si può visitare una selezione di opere provenienti per la maggior parte da collezioni private e che hanno come tema conduttore la donna. Un tesoro inestimabile di cultura da cui tutti dovrebbero trarne giovamento. Il prof. Francesco Gallo Mazzeo nel suo intervento introduttivo ha bene delineato la smisurata passione e conflittualità che Picasso ha avuto nei confronti della donna.
La figura femminile è anche la linea rossa che lega le fotografie di Edward Quinn, il fotografo irlandese che dal 1951 fino alla morte di Picasso fu legato all’artista da una profonda amicizia. Scatti che colgono momenti intimi di Picasso e che sono stati esposti a Palazzo Tanzarella nel cuore del Centro Storico di Ostuni. A Martina Franca la sorpresa di un artista che ha sperimentato anche con la ceramica. Oggetti unici e bellissimi inseriti in un ambiente prezioso che è il Palazzo Ducale recentemente restituito alla pubblica fruizione.
La mostra partita oggi e che andrà avanti fino al prossimo 4 novembre è anche l’occasione per scoprire i tesori del nostro territorio. Da Mesagne ad Ostuni fino a Martina Franca può diventare una proposta turistica da vivere a piedi, in bicicletta oppure con l’auto elettrica. A noi cronisti è stata data la possibilità di fare il percorso tra Ostuni e Martina a bordo di una Twizy. I profumi di una campagna in fiore e le bellezze di un territorio della Valle d’itria hanno creato l’aspettativa giusta per scoprire le opere di Picasso. Mesagne ha solo da guadagnare da questo esperimento culturale. Qui arriveranno turisti attratti dal mito di Picasso e dovremmo avere la capacità di approfittarne per stimolare ancora gli organizzatori a pensare altre occasioni di crescita comune.
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