Home Politica Toni Matarrelli: “Saracino guardi in casa sua invece che Whatsapp. Io guardo alla mia Mesagne”

Toni Matarrelli: “Saracino guardi in casa sua invece che Whatsapp. Io guardo alla mia Mesagne”

da Cosimo Saracino
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Comunicato Stampa: “Mi sorprende che il candidato Rosanna Saracino, che di professione fa l’avvocato, possa attribuire a me la responsabilità di un video che come lei stessa ha sottolineato circola su whatsapp e dunque su canali che non sono quelli utilizzati sin dall’inizio della mia campagna elettorale dal sottoscritto e dalla sua coalizione. Avendo avuto la possibilità anch’io di visionare quel video che è giunto via whatsapp anche a me, vorrei tranquillizzarla: se avessi dovuto scegliere io uno spezzone dei suoi comizi per mostrare qualcosa che rendesse più di tutti l’idea della nostra differenza di atteggiamento, avrei senza dubbio preferito quello in cui – sulla pubblica piazza e applaudita dai suoi sostenitori – mi ha definito “buffone non degno di amministrare neanche un condominio”. Sarebbero stati sufficienti quei pochi secondi per dare l’idea precisa.

Del resto la candidata Saracino, che si scalda così per un video anonimo su Whatsapp, evidentemente non riserva la stessa attenzione ai suoi collaboratori e candidati che in maniera esplicita, sui social, proprio questa mattina hanno fatto ancora allusioni becere e meschine, così come del resto in tutta la campagna elettorale: illazioni su presunti inciuci elettorali e soprattutto nuove offese personali che i mesagnesi (che sono tutt’altro che stupidi) hanno già imparato a classificare, bocciando liste e persone, confinandole nuovamente nella frustrazione delle vendette da tastiera, unico luogo evidentemente in cui riescono ad esprimere i loro stravaganti pensieri.

Saracino probabilmente si giustificherà sostenendo che non è nelle condizioni di controllare tutti i suoi adepti che hanno continuato ad offendere sin da questa mattina, nonostante gli impegni presi la sera precedente dalla stessa candidata, e allora le domando come pensa che io possa arginare il malcontento diffuso di tutti quelli che si sentono offesi non sul piano politico ma su quello personale? Quelli che sono stati chiamati vassalli e buffoni e che continuano ad essere insultati?

Ma continuo a essere convinto che questi dieci giorni non debbano essere dedicati alle polemiche bensì alla presentazione di un’idea di città che deve essere proposta ai cittadini. Abbiamo già acquisito una solida maggioranza in Consiglio comunale, ora il nostro interesse è quello di far comprendere alla gente in che maniera abbiamo intenzione di governare Mesagne, in modo stabile e responsabile. Le polemiche e i veleni, come è stato fatto finora, li lasciamo agli altri.

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