Tornano in scena i Bambini delle classi elementari con “Lo Contastorie”, spettacolo teatrale in quattro quadri scritto da Catone Tersonio e diretto da Antonio Cortese. Il debutto avverrà il giorno 30 maggio 2018 nel teatro Olmi di Latiano alle ore 20,00 e si replicherà il giorno 5 giugno nell’atrio del Castello di Mesagne alla stessa ora.
Due scuole, una di Mesagne e una di Latiano, decidono di fare un percorso Teatrale comune e mettono in scena uno spettacolo che vede come protagonisti le classi elementari: 3^A e 3^B dell’Istituto Comprensivo di Latiano e le classi 2^C della scuola elementare G. Carducci assieme alla 2^C del plesso P. Borsellino. L’idea di mettere assieme due Istituti scolastici di due comuni diversi nasce dal regista Antonio Cortese ideatore e responsabile dei progetti teatrali che da qualche anno si tengono in forma gratuita e volontaria in ciascuna scuola – grazie al sostegno dell’ISBEM ed al supporto artistico dell’Associazione Culturale e Teatrale “Li Satiri” – e alla quale hanno aderito con entusiasmo le Docenti e poi i Dirigenti Scolastici dei rispettivi Istituti.
Questa operazione risponde appieno agli attualissimi temi di Socialità, di Accoglienza e di Legalità contro il Bullismo ed offre ai bambini la possibilità di confrontarsi, attraverso l’arte teatrale, con i loro piccoli colleghi di diverso comune in uno scambio reciproco di luoghi, di spazi e di tempi.
“La portata dell’evento è davvero straordinaria” dice il regista Antonio Cortese “perché non è stato semplice mettere assieme due realtà scolastiche così simili eppure così distanti nelle logiche di alcuni che pure dovrebbero lavorare per incoraggiare questo tipo di percorsi. All’idea progettuale hanno risposto con entusiasmo dapprima le Docenti delle quattro classi interessate – persone straordinarie e di Sensibilità non comune – , i Dirigenti Scolastici Ornella Manco del Comprensivo di Latiano e Marcello Castellano del I Circolo Didattico di Mesagne che hanno appianato con solerzia e professionalità ogni problema di carattere burocratico e tutti i Bambini che hanno lavorato con tenacia, orgoglio, passione e gioia sul percorso laboratoriale e che adesso non vedono l’ora di conoscersi, socializzare, confrontarsi e sfidarsi amichevolmente sul palcoscenico che si sono guadagnato. Ma le cose non sono andate proprio tutte lisce e qualcuno non ha avuto piena coscienza della singolarità dell’evento” prosegue Antonio Cortese “e, probabilmente, se ne renderà conto appieno soltanto dopo che questo sarà passato.”