Buongiorno direttore,
le scrivo perché tengo molto a mettere alla luce un fatto abbastanza grave avvenuto negli ambulatori di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale A. Perrino di Brindisi.
Nel mese di Giugno 2023 vengo chiamata da una Dottoressa del sopracitato ospedale per andare ad effettuare un secondo Pap Test di II Livello, in quanto il primo era risultato positivo ma volevano comunque rifarlo. Dopo essermi recata nel reparto mi dicono che per il risultato avrei dovuto aspettare almeno metà Agosto, ma il ritardo non mi ha preoccupata perché come ben sappiamo, le tempistiche di lavorazione dei tamponi è lento per via delle numerosissime adesioni al programma di screening (di tipo oncologico, per questo molto importante per la cultura della prevenzione, ndr).
Arrivato il fatidico mese inizia il vero e proprio delirio, chiamate senza alcuna risposta, ogni volta che mi recavo personalmente mi sentivo dire sempre le stesse cose (a volte anche in modo molto sgarbato): “ripassi tra una settimana”, “la dottoressa non è in sede”, “il suo referto non è ancora pronto” e cosi via fino ad arrivare al mese di Gennaio 2024, stanca ormai di sentirmi presa in giro ma soprattutto di fare su e giù dal Perrino, decido di chiamare il distaccamento di Brindisi del Centro Screening Puglia e vengo a scoprire che il mio Pap Test non è mai stato completato perché la scheda inviata insieme al campione prelevato non era stata compilata correttamente. Ad oggi mi trovo a combattere con tutti i medici degli ambulatori, tra cui il primario, in quanto dal centro screening non possono procedere per farmi fare un ulteriore pap test perché la “pratica” risulta aperta e incompleta.
Le ho voluto scrivere la mia esperienza personale per mettere alla luce gli innumerevoli disagi che ci sono all’interno del Perrino, ogni giorno si da la colpa alla mancanza di personale, ma chi ci lavora lo fa malissimo, con molta superficialità e negligenza, un’odissea che non finirà mai se tutti restiamo in silenzio di fronte a tutto ciò. Firmato Carla.