Caro Cosimo,
ho guardato con interesse l’intervista al Sindaco e al Mesagne Calcio e sono dispiaciuto per tanti motivi. Il primo sicuramente, conoscendo la passione del presidente Todisco costretto ad uscire in video non per esaltare i trionfi dei suoi ragazzi ottenuti in campo ma per dire che suo malgrado se pur privando la propria famiglia di tempo e risorse, probabilmente non riuscirà a mandar avanti il campionato di eccellenza. Sono dispiaciuto perché tutti i presidenti delle società mesagnesi (ping pong, arti marziali, tiro con l’arco, volley, basket e tutti i settori giovanili di ogni disciplina) ogni santo anno o per dirla alla “Al Pacino” ogni maledettissima domenica devono fare i conti con il portafoglio sulle tasse gare, sulle assicurazioni, sulla benzina per portare i ragazzi in trasferta e sulle tante spese che bisogna affrontare soprattutto per garantire attività sportiva e sociale ai nostri ragazzi “Il non saper come mandare avanti le spese della società sportiva” io personalmente in casa mia le sento dal 1976 se pur io nato solo nel 78.
Sono dispiaciuto perché nonostante “un programma” si era scritto e si era detto che tanto si doveva fare per lo sport…ma questa è un altra storia! Se pur ho ascoltato pronunciare nel video due volte la parola “equità” credo che l’amministrazione comunale dovrebbe attraverso una consulta sportiva prima conoscere le importanti problematiche di tutte le società e dico TUTTE ! e poi coinvolgere le parti economiche del paese per sviluppare un programma serio e di prospettiva.
Invece, sono amareggiato perché sfruttando la mediaticità di QUIMESAGNE (bellissimo il nuovo logo) siamo arrivati come diciamo a Mesagne …”alli pirdunanzi” cioè a quello che si può raccogliere attraverso la benevolenza dei mesagnesi avendo sicuramente un sindaco amante del calcio, confidando magari, nel prossimo primo cittadino polisportivo.
Alessandro Sportelli
https://www.facebook.com/quimesagne/videos/993876210773537/