Gentile Direttore, le scrivo per segnalare una situazione ripugnante che ho vissuto questa mattina all’interno dell’Ospedale San Camillo de Lellis di Mesagne.
Mi trovavo con mia figlia in ospedale per un appuntamento con un medico al secondo piano. Sono arrivata serena perchè so per certo che il nostro ospedale un tempo era uno dei più ‘luccicanti e puliti’ della provincia.
Per arrivare prima ho deciso di prendere l’ascensore che si trova nei pressi del vecchio ingresso, vicino al Bar. Non l’avessi mai fatto.
Una volta che si sono chiuse le porte abbiamo avvertito un odore ‘vomitevole’ che ci ha fatto sentire male. Mi figlia si è tappata il naso ma non riusciva a resistere. Ma come è possibile che in questa ala dell’ospedale nessuno pensa a ripulire l’ascensore. Ho trovato un’infermiere e mi sono lamentata con lui. Bene, ho scoperto che quell’odore nauseabondo si sente oramai da circa un mese (subito dopo che c’è stata l’alluvione e si sono allagati gli scantinati, mi diceva) e nessuno ancora è riuscito a fare qualcosa.
Il ‘malcapitato’ mi ha spiegato che oramai nemmeno loro utilizzano più quell’ascensore per trasportare i pazienti proprio a causa del cattivo odore. Ma come è possibile, mi sono chiesta: a Brindisi fanno di tutto per far funzionare gli ascensori e qui a Mesagne dove funzionano perfettamente non possono essere utilizzati a causa della puzza? E poi quelli della ASL fanno le verifiche in tutti gli esercizi commerciali e non vedono ciò che succede dentro casa loro? Bisogna chiamare i NAS per sigillare quel porcile?
Mi scuso con Lei per le parole forti che ho utilizzato e spero che qualcuno possa intervenire quanto prima.
Maria Rosaria V.
Inviate le segnalazioni a: 3479246758 (anche WhatsApp) – redazione@quimesagne.it