Riceviamo e pubblichiamo: Gentile direttore, la piccola notizia riguardante l’incontro convocato dall’amministrazione comunale e relativo alla chiusura del passaggio a livello di via Damiano Chiesa mi da la possibilità di effettuare interessanti considerazioni riguardo a questa vicenda, apparentemente marginale. Ho approfondito la materia in quanto direttamente interessato alla problematica di quei certo pochi residenti, ma che non hanno meno “dignità” di tutti gli altri che non vivono direttamente il problema della chiusura dei passaggi a livello.
L’amministrazione comunale si è trovata a gestire questa situazione ereditata dalle precedenti amministrazioni (questo è ben chiaro e non ho bisogno che mi venga ribadito), ed ora, pur di intraprendere una trattativa con le Ferrovie che stanno portando avanti un contenzioso, decide di immolare i residenti che vivono oltre il passaggio al livello di via Damiano Chiesa, in via San Luca (negli scorsi anni ci è stata “concessa” anche la via con tanto di numeri civici….. ).
Nel 2012 la stessa amministrazione comunale (determina 244/2012 – sindaco Scoditti) affermava che “fin da 1991 la chiusura provvisoria del passaggio a livello di via Damiano Chiesa aveva comportato problematiche sia di ordine pubblico, sia di ordine tecnico: il cavalcavia si è rivelato inidoneo dal punto di vista plano altimetrico e per dimensioni trasversali tanto che l’Amministrazione ha dovuto procedere a limitare il traffico imponendo il senso unico”. Dopo 5 anni (determina 42/2016 – sindaco Molfetta) la situazione miracolosamente cambia e l’amministrazione comunale, condividendo la consulenza tecnica di parte effettuata dalle Ferrovie, ritiene sia possibile procedere alla chiusura del passaggio a livello di via Damiano Chiesa ed a ripristinare il doppio senso di marcia sul cavalcavia ferroviario nei pressi del Cimitero Comunale: basta installare canalizzatori di corsia o spartitraffico, dispositivi elettronici dissuasori, bande rumorose rallentatrici sul manto stradale e istituire il divieto di transito a mezzi pesanti.
Sarebbe interessante capire se l’amministrazione comunale abbia mai pensato di fare una controperizia per dimostrare che forse il consulente tecnico d’ufficio nominato (e pagato) dalle Ferrovie molto probabilmente si sbaglia quando afferma che sia possibile il ripristino del doppio senso di marcia del cavalcavia nei pressi del Cimitero Comunale.
Resta inoltre poi da chiarire il nodo del passaggio pedonale: di fatto chiudendo il passaggio a livello di via Damiano Chiesa, coloro che vivono al di la dello stesso sono impossibilitati a raggiungere il paese a piedi. Nella determina 42/2016 l’amministrazione neanche ipotizza questa problematica, che, di fatto, taglia fuori – ed emargina – una parte, seppur minima – della popolazione di Mesagne che dall’oggi al domani si vedrebbe preclusa la possibilità di raggiungere il paese senza utilizzare mezzi di trasporto.
Il giorno 14 alle ore 17 presso il comando della polizia municipale di Mesagne in via Galvani l’amministrazione comunale incontrerà i residenti. Invito tutti i cittadini mesagnesi a partecipare a questo incontro per poter toccare con mano le modalità con i nostri amministratori affrontano i problemi e tutelano gli interessi dei propri cittadini.
Marco Argentiere