Si è tenuta sabato scorso, 11 ottobre, la conferenza stampa per presentare il progetto preliminare elaborato in stretta collaborazione tra i Comuni di Latiano e Mesagne per la riqualificazione e valorizzazione del Parco Archeologico di Muro Tenente. Il progetto è stato ammesso a finanziamento per un importo di 1 milione di euro nell’ambito dell’avviso pubblico “SMART-in – Valorizzazione dei Luoghi della cultura: laboratori di fruizione e di restauro del patrimonio archeologico” (Accordo Coesione POC Puglia 2021 – 2027).
«Si tratta di un finanziamento ottenuto grazie al lavoro congiunto dei tecnici comunali dei due Enti che permetterà di continuare a tutelare e promuovere questa bellissima realtà condivisa tra Mesagne e Latiano», ha puntualizzato il sindaco di Latiano Mino Maiorano durante l’incontro con gli operatori dell’informazione. «Un lavoro sinergico che abbiamo prodotto attraverso la collaborazione tra i due Comuni, con tutte le componenti necessarie, dai tecnici ai consulenti politici: quando due comunità così vicine scelgono di cooperare i risultati possono essere, come in questo caso, sorprendentemente positivi», ha dichiarato il sindaco di Mesagne Antonio Matarrelli. I primi cittadini hanno ringraziato i tecnici comunali di Mesagne e Latiano, gli architetti Marta Caliolo e Giuseppe Muri, e tutti i soggetti che svolgono un ruolo di primo piano per la valorizzazione dell’antica area archeologica, a partire dalla SABAP – Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio, dal ruolo fondamentale assunto dal direttore del Parco di Muro Tenente Gert Burgers e dalla Cooperativa Impact. Come sottolineato dai consulenti comunali Mimmo Stella e Angelo Gaglione, il progetto, pur costituendo un quadro preliminare suscettibile di ottimizzazioni nella fase esecutiva, stabilisce una visione chiara e sostenibile per lo sviluppo del sito, puntando su sicurezza, innovazione didattica e compatibilità paesaggistica.
I fondi ottenuti saranno destinati a quattro aree di intervento cruciali per trasformare Muro Tenente in un polo di eccellenza archeologica e culturale. Nello specifico, saranno eseguiti interventi di contenimento del degrado e dell’erosione delle aree archeologiche. Si prevedono argini in conci di tufo a secco per la sistemazione delle scarpate e il rifacimento delle recinzioni perimetrali e interne con nuove staccionate in legno trattato per garantire sicurezza e uniformità visiva. L’intervento più significativo è la realizzazione della nuova Archeofficina, un laboratorio polifunzionale e centro nevralgico del parco. Sarà un edificio leggero e completamente reversibile (costruito in legno su pali a vite, evitando fondazioni invasive. Ospiterà un laboratorio di restauro per i reperti, un laboratorio didattico e multimediale per scuole e ricercatori, uno spazio espositivo per attività divulgative. L’Archeofficina sarà il punto di raccordo tra tutela, ricerca e divulgazione. Sarà migliorata la qualità del percorso di visita con l’introduzione di nuova segnaletica uniforme, multilingue e in Braille, e ancora pannelli didattici e informativi aggiornati e un impianto di illuminazione a basso consumo per consentire la fruizione serale e lo svolgimento di eventi culturali, il tutto in armonia con il paesaggio rurale. Tutti gli interventi sono improntati a criteri di sostenibilità ambientale e reversibilità. I materiali impiegati – legno, acciaio, tufo locale – sono stati scelti per armonizzarsi con il contesto, e l’intero progetto dialoga con iniziative preesistenti, come il progetto HORTUS, per creare una sinergia tra agricoltura, ricerca e patrimonio.
Il progetto preliminare è stato approntato aprendo ad una fase esecutiva che per la definizione dei dettagli – materiali, finiture, percorsi – terrà aperto un confronto costante con la Soprintendenza e gli enti competenti. L’obiettivo condiviso dei Comuni di Latiano e Mesagne è rendere il Parco di Muro Tenente più sicuro, più accessibile, nell’ottica di generare ulteriore valore culturale, economico e sociale per l’intero territorio.