Con la fine di quest’anno la sanità pubblica saluta una delle sue figure più rappresentative: il dottor Leonardo De Matthaeis, ginecologo che va in pensione dopo oltre quarant’anni di servizio dedicati alla salute delle donne. Un percorso professionale lungo e coerente, iniziato presso l’ospedale di Cisternino, proseguito alla Salus, e consolidato in modo esemplare per oltre trent’anni nei Consultori familiari, dove il dottor De Matthaeis ha lasciato un’impronta profonda, fatta di competenza clinica, dedizione quotidiana e soprattutto umanità.
La sua non è stata solo una carriera medica, ma una vera missione di servizio pubblico. In un tempo in cui la sanità pubblica è spesso raccontata solo attraverso le sue criticità, il dottor De Matthaeis ha dimostrato che può esistere un’altra narrazione: quella di una sanità che funziona, che accoglie, che cura, che diventa eccellenza.
Il dottore De Matthaeis, insieme al suo team di ostetriche che negli anni si sono avvicendate, hanno reso il Consultorio di Mesagne un fiore all’occhiello della sanità provinciale e non solo, facendo registrare un incremento notevole rispetto ad anni precedenti del numero di accessi al servizio. Il lavoro condiviso con le ostetriche non ha rappresentato solo una collaborazione professionale, ma la costruzione di una vera famiglia di lavoro, un’équipe unita da fiducia reciproca, rispetto, collaborazione quotidiana e da un comune sentire etico della cura. Insieme hanno costruito un modello di assistenza in cui la donna veniva accolta nella sua interezza, accompagnata con competenza, continuità e calore umano. È anche grazie a questo legame profondo che il servizio ha potuto crescere e diventare un punto di riferimento riconosciuto sul territorio.
Particolarmente significativo l’impegno nello screening per il tumore della cervice uterina e la campagna di prevenzione, soprattutto tra le giovanissime, sull’uso del contraccettivo durante i rapporti sessuali. Un servizio portato avanti con rigore, costanza e risultati di assoluto rilievo. Numeri che parlano di prevenzione efficace, ma che soprattutto raccontano di vite seguite, ascoltate, protette. Perché per lui la prevenzione non è mai stata un atto burocratico, ma un gesto di responsabilità verso ogni singola donna.
Nei Consultori di Torre S. Susanna, di San Pancrazio, e in particolare di Mesagne, il dottor De Matthaeis ha saputo costruire nel tempo un presidio di riferimento, trasformando il servizio in una vera punta di diamante della ginecologia pubblica. Un luogo in cui le donne non trovavano solo una visita, ma accoglienza, rispetto, ascolto, in cui la cura iniziava prima ancora dell’atto medico.
Chi lo ha incontrato nel suo lavoro ricorda soprattutto questo: la capacità di mettere la persona prima della patologia, la delicatezza nel rapporto con le donne, l’attenzione ai vissuti, alle paure, alle fragilità. Un modo di essere medico che oggi appare quasi controcorrente, e proprio per questo ancora più prezioso.
Il dottor De Matthaeis ha incarnato fino in fondo il significato più alto del servizio pubblico come servizio alla comunità: presenza costante, affidabilità, senso del dovere, ma anche passione, voglia di fare bene, desiderio autentico di prendersi cura.
Con il suo pensionamento, la comunità perde un punto di riferimento importante, una figura che ha saputo coniugare scienza e umanità, competenza e gentilezza, rigore professionale e profondo rispetto per le persone. Resta però ciò che nessuna pensione può portare via: l’eredità di un esempio, di un modo di lavorare che ha fatto bene non solo alle pazienti, ma all’idea stessa di sanità pubblica. A nome di tante donne, di tante famiglie e di un intero territorio: grazie, dottor Leonardo De Matthaeis, per aver reso la sanità pubblica un luogo di fiducia, di eccellenza e di vera cura.









