Intensi, carichi di riflessioni e di profondo vissuto umano i tre giorni dedicati al ricordo del prof. Lorenzo Caiolo, dal 26 al 28 aprile scorsi, che hanno portato all’intitolazione dell’aula docenti nell’I.P.S.S.S. Morvillo Falcone di Brindisi, scuola per cui tanto si è speso nei lunghi anni della sua docenza.
Preziosa è stata la testimonianza di Angelo Corbo, agente della scorta Falcone sopravvissuto alla strage di Capaci, invitato dalla Fondazione Lorenzo Caiolo.
Corbo, che ha conosciuto Caiolo e condiviso con lui i grandi valori della legalità e della lotta alla mafia, ha portato il suo ricordo carico d’affetto del prof. originario di San Vito dei Normanni.
Il suo dire ha conquistato l’attenzione di studenti e cittadini non solo nel racconto della strage che lo ha coinvolto; forte infatti è stato il suo appello contro ogni atteggiamento mafioso come il bullismo, contro l’omertà che crea terreno fertile alla mafia, contro ogni mancanza di rispetto verso l’altro.
Oggi la sua è una missione carica di speranza che ha proprio nei ragazzi la sua essenza: costruire una società migliore educata ai valori della non violenza, del rispetto altrui per non fare mai attecchire il male della mafia.
La sua testimonianza ha raggiunto Mesagne, in un incontro pubblico che ha visto l’apprezzata partecipazione di Concetta Franco, dirigente del Comune, e di Giancarlo Canuto, docente e amico di Caiolo. Corbo ha poi incontrato le due scuole medie di San Vito dei Normanni, Meo e Buonsanto e il liceo scientifico Fermi-Monticelli di Brindisi.
Oltremodo emozionante è stata, giovedì 27 aprile, la cerimonia d’intitolazione dell’aula docenti del Morvillo Falcone di Brindisi al prof. Lorenzo, condotta dal giornalista Antonio Celeste.
Una meravigliosa tela, che concentra nei colori e nei simboli il suo mondo, e una targa hanno consacrato la memoria di Caiolo nella scuola in cui è stato docente appassionato, sempre ispirato alla pedagogia di don Milani e Gianni Rodari.
Si tratta di un significativo riconoscimento voluto con determinazione dalla dirigente scolastica Irene Esposito e da tutto il corpo docente. La preside Esposito, attenta a coltivare il valore della memoria e a trasmetterlo ai suoi studenti, ha voluto rendere omaggio al ricordo di Lorenzo ancora vivo e forte nella scuola.
Alla cerimonia erano presenti la famiglia, autorità, istituzioni, i genitori di Melissa Bassi, rappresentanti del mondo delle associazioni, colleghi, amici. in particolare: Antonino Fanara, sostituto procuratore nazionale antimafia; il già citato Angelo Corbo e Matilde Montinaro, sorella dell’agente scelto Antonio Montinaro, vittima della strage di Capaci; Antonella Barozzi, viceprefetto aggiunto di Brindisi; Rita Sverdigliozzi, vice questore e direttore della Squadra Mobile di Brindisi; Antonio De Donno, procuratore della Repubblica; Cataldo Motta, già procuratore della Repubblica a Lecce e capo della Dda; Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale della Puglia; Riccardo Rossi, sindaco di Brindisi; Silvana Errico, sindaco di San Vito Dei Normanni; Cosimo Maiorano, sindaco di Latiano, e Angela Tiziana Di Noia, dirigente Usp.
Palloncini colorati preparati dagli studenti della scuola media Buonsanto di San Vito dei Normanni hanno spiccato il volo lo scorso 28 aprile, a concludere l’incontro con Angelo Corbo. Su di essi erano riportate frasi di Peppino Impastato, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, don Tonino Bello ecc.
La stessa scuola, diretta dalla preside Maria Conserva, ha voluto annunciare nell’occasione che sulla scalinata della legalità al suo ingresso, accanto ai nomi dei grandi “uomini giusti” del nostro Paese, ci sarà quello di Lorenzo Caiolo, artigiano di pace.
La Fondazione Caiolo ringrazia tutte le persone che con la loro presenza hanno avvalorato le iniziative a 5 anni dalla scomparsa di Lorenzo: la moglie Rosanna Gagliani e la famiglia tutta, Angelo Corbo, la dirigente scolastica Irene Esposito, Giancarlo Canuto, Concetta Franco, l’associazione RicreAzione di Mesagne e il Comune di Mesagne, i docenti, le scuole, le ex allieve, gli studenti, le autorità presenti, i giornalisti.
La memoria di Lorenzo Caiolo è un immenso patrimonio che deve continuare a generare bene attraverso la cura e l’impegno comune