Quando noi dell’Anpav abbiamo deciso di prenderci cura di lui, il veterinario che fino a quel momento l’ha tenuto presso la sua clinica e che aveva deciso di fargli l’eutanasia, ci ha risposto che questa scommessa l’avremmo persa, che il giorno dopo glielo avremmo riportato indietro perché la faccenda era troppo ardua da affrontare.
E invece eccolo qui il nostro dolcissimo Salvo. Con il nostro amore infinito per lui, la nostra testardaggine e la sua immensa voglia di vivere, piano piano, giorno dopo giorno, questa mattina il nostro piccolo nonnino si è messo in piedi su una delle due zampette posteriori incidentate e si è fatto una bella passeggiatina alla faccia di tutti coloro che lo avevano dato per spacciato e tutti coloro che avrebbero dovuto avere il dovere morale di prendersi cura di lui, in quanto responsabili dei cani randagi e invece se ne sono altamente disinteressati.
Ma noi andiamo oltre e sicuramente nonostante mille difficoltà qualcuno da lassù ci ha illuminato la strada da intraprendere al fine di potergli dare una vita dignitosa. Così successivamente alla sua uscita da quel posto squallido in cui si trovava abbiamo pensato di rivolgerci al numero uno dei professionisti in tema di veterinaria, il prof. Crovace direttore della clinica universitaria veterinaria di Valenzano. Siamo andati da lui e una volta spiegatogli il tutto, dopo aver visto le carte e il cane, ci ha guardato negli occhi e senza indugio ci ha detto che l’unico modo per avere un minimo di speranza per farlo tornare a camminare sarebbe stata quella di operarlo. In 10 minuti sala operatoria pronta e il piccolo Salvo viene operato. Il professore ci disse: “O la va o la spacca”.
Viene fatto l’intervento in maniera eccellente come sempre e a noi non rimaneva che aspettare. Il professore con disse di aiutarlo con la fisioterapia quotidiana e lo stimolo, seppur aiutato, a camminare…ed eccolo qui il nostro dolce nonnino dopo nemmeno due mesi dall’intervento stamattina ha spiccato nuovamente il volo, seppur con una zampa sola, ma quantomeno non è più schiavo di quella paralisi provocatagli come sempre dalla cattiveria dell’uomo, anzi in questo caso di una donna che dopo averlo messo sotto con l’auto ha continuato il suo tragitto lasciandolo ferito gravemente sull’asfalto. Ma conosciamo anche lei chi è…diciamo solo TEMPO al TEMPO…arriveremo anche da te…
Vogliamo ringraziare in primis il professor Crovace e la sua splendida equipe che con la sua immensa professionalità, ma soprattutto con la sua infinita umanità, ha preso a cuore il nostro piccolo e gli ha donato la possibilità di potersi muovere nuovamente autonomamente. E poi ringraziamo tutti coloro che con il loro contributo ci hanno aiutato a potergli comprare anche il carrellino, che grazie a Dio poco gli servirà e che abbiamo deciso di donare in futuro a chi ne potrà aver bisogno. Un ultimo ringraziamento lo vogliamo fare a noi stessi, testardi, testardi e che non ci fermiamo mai davanti a nessun ostacolo. Questo per noi è il più bel regalo che avessimo mai potuto ricevere dopo tanti sacrifici fatti. L’amore, quello vero, non ha ostacoli. E che questa storia possa essere di esempio a tanti che vivono solo e soltanto di chiacchiere, di fumo e di nulla. Buona giornata a tutti.
Ferdinando Fasano, presidente Anpav Puglia – Debora Dellomonaco, responsabile provinciale Anpav e tutti i volontari Anpav
