Ferma ancora al palo la Apulia Diagnostic Mesagne apparsa sfilacciata e quasi mai in partita.
Partono con un velato ottimismo i mesagnesi che riescono a recuperare Crovace, Risolo e Renna rispetto alla gara di Mola. Finalmente una rotazione accettabile per coach Romano che conferma nel primo quintetto il forte Hazners, al fianco di Ranitovic, Gallo e Gualano con Pellecchia in cabina di regia.
Risponde presente coach Cazzorla col folletto Rodriguez a dirigere Buzzo, Pugliese, Ferraretti e Lupo.
Un inizio equilibrato illude i tanti tifosi presenti nello scatolone di Via Udine: le due squadre si affrontano a viso aperto, correndo il campo a ritmi elevatissimi. Il piano partita di Bari è quello di mantenere il ritmo quanto più sostenuto possibile alla ricerca di punti rapidi e facili. Finisce fuori giri invece la New Virtus nel tentativo di rincorrere i baresi: le idee finiscono per appannarsi e la circolazione palla in attacco rallenta; iniziano le forzature a difesa schierata e sprofondano di colpo le percentuali realizzative. Il lungo parziale barese si chiude dopo quasi 4 minuti su 11-16 grazie ai liberi di Risolo. Nel frattempo, lo staff mesagnese manda in campo Crovace per uno spaesato Pellecchia nel tentativo di dare ordine alla manovra. Cazzorla ne approfitta per mischiare la difesa e congela il primo quarto sul 12-16. Resta a galla la New Virtus grazie alle invenzioni di un ispirato quanto isolato Haznersche inventa canestri su canestri in side step.
Nel secondo quarto, Hazners (ancora lui) e Risolo suonano la carica fino all’unico vantaggio interno del match sul 23-22 dopo l’ennesima prodezza balistica del lettone. Bellissimo spezzone di gara per il capitano, stimolato dalla dura e serrata lotta contro i pari ruolo baresi.
Bari si rifugia in timeout, la panchina scuote i propri atleti che rientrano in campo col desiderio di azzannare la partita: i ritmi già alti diventano frenetici, i baresi innalzano anche l’impatto fisico della partita e trovano i mesagnesi impreparati; un parziale di 0-10 spegne definitivamente la luce dei padroni di casa.
Ranitovic e compagni litigano col ferro, ma è soprattutto la metà campo difensiva ad essere deficitaria: i baresi arrivano prima su ogni pallone e coprono il campo in un batter d’occhio. Si chiude la prima metà di gara sul 32 – 41, con una New Virtus che appare quasi impaurita dall’energia messa in campo dagli avversari.
Al rientro coach Romano prova a rendere pan per focaccia mischiando la propria difesa e passando a zona 3-2: troppe le amnesie dal lato debole e la supremazia a rimbalzo offensivo dei baresi per continuare nell’esperimento. Nel frattempo Bari cambia fronte difensivo ad ogni possesso e finisce per allungare sul 36-48. La panchina gialloblù ha visto troppo: ferma la contesa ed al rientro restituisce con le ultime forze in corpo un parziale di 8 punti con Risolo e Gallo sugli scudi, per il momentaneo meno 4. Lo sforzo profuso pretende presto il suo obolo, con i virtussini che finiscono per sbagliare un paio di conclusioni semplici da sotto dando la possibilità a Bari di correre in campo aperto. Finisce il terzo parziale sul 45-59.
L’ultimo quarto si apre col disperato tentativo di limitare i tiri dall’arco baresi ricorrendo nuovamente alla zona dispari: gli ospiti anticipano costantemente la difesa avversaria sul rovesciamento di fronte riuscendo a liberare un tiratore sull’arco o l’uomo libero sotto canestro (sistematicamente dimenticato dal terzo sul lato debole).
Scappano via gli ospiti e la partita finisce sul +20 a 3 minuti e mezzo dalla fine. Si registra, per dovere di cronaca, un inutile e tardivo parziale di 6 punti targato Ranitovic (lontano parente dell’ottimo giocatore visto negli scorsi match) e si va sotto la doccia sul 60-77 di fine partita.
Brutta sconfitta di una squadra apparsa sfilacciata ed alla ricerca di una chimica che metta assieme le individualità presenti. Pesano come macigni le tante settimane perse in cui la squadra non ha potuto lavorare assieme per i tanti infortuni: il calendario corre ed è tempo di lavoro duro in palestra per recuperare il terreno perduto.
TABELLINI:
C GOLD – 5° GIORNATA: NEW VIRTUS MESAGNE 60 – 77 ADRIA BARI
New Virtus Mesagne: Bellanova n.e., Gualano 1, Pellecchia 5, Ranitovic 11, Risolo 12, Renna 1, Hazners 19, Crovace, Gallo 11, Zullo n.e.
Adria Bari: Ravelli A. 3, Ravelli M. n.e., Rodriguez 20, Buzzo 12, Ferraretti 15, Vorzillo 2, Callara 11, Lupo 5, Pugliese 9, Mezzina, Loprieno n.e.