Nel pomeriggio di oggi, circa 200 persone hanno partecipato a una camminata silenziosa da via Castello fino al luogo dell’incidente in cui ha perso la vita Lamine Barro, per collocare una Ghost Bike: una bicicletta bianca simbolo di memoria e attenzione verso tutti i ciclisti.
Lamine, 27 anni, stava rientrando in bicicletta dal suo secondo lavoro in un ristorante del centro storico di Mesagne, la sera del primo maggio. Proprio in via San Vito, un automobilista lo ha investito, spezzando tragicamente la sua giovane vita.
La sua morte ha suscitato una forte ondata di solidarietà e consapevolezza nella comunità. La marcia, organizzata da CGIL, FIAB e Cicloamici, si è svolta senza slogan, in un rispettoso silenzio, con un solo obiettivo: sensibilizzare automobilisti, ciclisti, pedoni e istituzioni al rispetto reciproco e alla sicurezza stradale.
Presenti alla manifestazione anche Ismahile, il fratello di Lamine, arrivato da Canosa di Puglia, che ha ricordato tra le lacrime il giovane scomparso; i suoi amici del SAI, il Sistema di Accoglienza e Integrazione che a Mesagne ospita una delle comunità più numerose della Puglia; il vicario foraneo don Pietro De Punzio, che ha guidato un momento di preghiera; e il sindaco Toni Matarrelli, che ha annunciato prossimi interventi per la messa in sicurezza di via San Vito.
La salma di Lamine, dopo il funerale probabilmente la prossima settimana, sarà trasferita in Senegal, suo Paese d’origine.
Oggi Mesagne ha ricordato Lamine non solo con il dolore, ma anche con la volontà di trasformare quella tragedia in impegno concreto per una città più sicura e rispettosa della vita di tutti.
