Gent.mo Direttore,
in un momento difficile come quello che ci accompagna oramai da più di due anni dettato da restrizioni, isolamento, paura dei contagi, mi piacerebbe raccontare una storia bella di inclusione e attenzione verso i più fragili.
Sono una mamma di una bambina affetta da grave disabilità. La nostra è una storia come tante altre, silenziose, di lotte, di amarezza per un sistema sanitario e assistenziale che stenta a essere concreto e si perde nei cavilli della burocrazia.
Spesso quando inizia per tante famiglie il periodo più bello, quello delle vacanze estive, fatte di esperienze, mare, villaggi turistici e borghi da visitare, per tanti genitori che vivono quotidianamente il dramma della disabilità, inizia invece il periodo più difficile, perché i nostri ragazzi, soprattutto chi ha problemi anche di disabilità motoria, sono destinati inevitabilmente all’isolamento, perché non ci sono strutture ricettive in grado di accogliere soprattutto alcune disabilità come quelle cognitive e psichiche.
Qualcosa però comincia a cambiare. Già a partire dall’anno scorso i nostri bambini sono stati coinvolti da alcuni progetti e laboratori estivi che hanno regalato un’esperienza di inclusione, di attenzione, di svago, insieme ad altri bambini con bisogni diversi ma tutti con la stessa voglia di giocare e sorridere. Perché i bambini più fragili, non hanno bisogno di tanto, soltanto di attenzione, di cura, di sensibilità e di amicizia, come tutti i ragazzi. Piacevoli ed emozionanti sono state le attività promosse anche quest’anno e assolutamente nuova e utile è stata l’esperienza del trasporto dei ragazzi in pullman che ha regalato loro una sensazione di autonomia, di avventura, di crescita, niente affatto scontata. Voglio quindi esprimere a nome mio e di tanti altri genitori un grazie a chi ha promosso e curato i progetti, all’Ambito, al Sindaco Matarelli, al Dott. Calabrese, agli educatori e OSS che hanno accompagnato i nostri ragazzi per tutto il percorso con amore e dedizione, ad Acqua2O, alla Feel good, a Masseria Canali, (e spero di non aver dimenticato nessuno) con l’auspicio che questi progetti non restino isolati ma diventino una realtà consolidata anche nel futuro. Grazie infinite.
Alessandra