La domanda di contributo che la città di Mesagne ha inoltrato lo scorso 29 luglio alla regione Puglia per l’acquisizione di alcune aree all’interno della zona archeologica di Muro Tenente è stata accolta. Con una nota a firma del dirigente delegato del dipartimento Bilancio, Affari Generali e Infrastrutture – su disposizione della competente sezione Demanio e Patrimonio – è stato comunicato l’avvenuto pagamento della somma erogata ai fini dell’acquisizione di beni culturali, art. 41 della legge n.67 del 29 dicembre 2017. Il contributo straordinario di € 199.955,57 permetterà all’Ente di acquisire ulteriori 4,5 ettari di terreno all’interno della cerchia muraria che abbraccia il Parco archeologico.
Ad annunciare la buona notizia è stato il sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli: “Quello che si concretizza è un progetto di una portata straordinaria in quanto strategico per lo sviluppo futuro del Parco Archeologico. Potremo finalmente realizzare un obiettivo che perseguiamo da anni, procedendo con l’esproprio per pubblica utilità di terreni che saranno destinati ad ulteriori indagini scientifiche alle quali si affiancheranno nuove campagne di scavo”, ha dichiarato, sottolineando l’utilità della sinergia che anche in tema di politiche culturali si è consolidata con i diversi i livelli territoriali, con l’on. Gianluca Aresta e il consigliere regionale Mauro Vizzino.
“L’istanza presentata alla regione è stata accompagnata da una dettagliata relazione tecnica a firma del responsabile comunale ai Lavori Pubblici, l’ing. Claudio Perrucci, con il contributo politico dell’assessore Roberto D’Ancona e del vicesindaco Giuseppe Semeraro che, insieme all’ufficio Urbanistica diretto dall’arch. Marta Caliolo, segue con puntualità tutte le questioni che riguardano il patrimonio archeologico del nostro territorio”, ha spiegato Mimmo Stella, consulente comunale alla Valorizzazione e Tutela delle aree archeologiche.
L’importante risultato punta a consolidare il progetto di investimento che i Comuni di Mesagne e Latiano stanno conducendo da anni per la promozione di un sito di grande interesse, che negli ultimi tempi ha visto crescere l’attenzione congiunta di studiosi e visitatori. Laboratori didattici per i più piccoli, l’allestimento di un orto, concerti e spettacoli teatrali, visite guidate, partecipate campagne di scavo: sono soltanto alcune delle attività con cui la cooperativa “Impact” – d’intesa con la Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio, le Università di Amsterdam e del Salento, con la supervisione del direttore scientifico del Parco, il prof. Gert-Jan Burgers, e del coordinatore, l’archeologo Christian Napolitano –tiene viva l’attenzione su un attrattore che continua a svelare straordinarie informazioni sul popolo che ha abitato il nostro territorio a partire dall’Età del Ferro.
Sul Sito sono state condotte approfondite indagini nell’ambito del progetto MiC denominato “Appia Regina Viarum”: gli scavi hanno messo in luce una strada glareata che conduce all’ingresso del Parco Archeologico di Muro Tenente. Le attività sono finalizzate a definire il tracciato della Regina Viarum, come nell’antichità veniva chiamata la via che collegava Roma a Brindisi, in un percorso che ancora oggi è oggetto di dibattito scientifico.