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Gli sviluppi della vertenza che vede impegnati i lavoratori ex GSE di Brindisi genera non poche preoccupazioni, visto che l’amministratore delegato del gruppo Dema non ha saputo e voluto far altro che parlare – anche in sede ministeriale – di esuberi, senza fare alcun cenno al piano industriale. Un motivo in più per dar vita ad un fronte unitario che veda impegnate le istituzioni locali, i sindacati e le rappresentanze brindisine in Parlamento e in Consiglio regionale.
Occorre, forse al contrario di quanto è avvenuto in occasioni simili ed in tempi recenti, una linea di rigore nel controllo del corretto utilizzo di contributi statali o comunitari da parte di gruppi industriali che poi non mantengono gli impegni in termini di mantenimento dei livelli occupazionali. Mi auguro che non sia il caso del gruppo Dema, ma è evidente che Governo nazionale e Regione Puglia dovranno vigilare e svolgere, allo stesso tempo, una azione estremamente incisiva a tutela dei lavoratori e delle loro famiglie.