Ci sono circa venti persone tra uomini, donne e bambini che vivono da anni nelle stanzette della casa di accoglienza della Misericordia. Tutte famiglie con forti difficoltà economiche a cui il Comune ha garantito un tetto sulla testa. Vivono qui accontentandosi di ciò che hanno ma con la speranza di avere una casa tutta loro. Angelo con la moglie e due figli è stato trasferito in questa stanza da due anni con la promessa che prima o poi il problema della casa doveva essere risolto. Come loro ci sono nuclei familiari che si trovano in questa struttura nata con i fondi del Giubileo del 2000 per ospitare turisti da più di cinque anni. L’Ufficio Servizi Sociali li segue ma la situazione generale è complicata. Siamo entrati all’interno e abbiamo registrato le dichiarazioni di Angelo Zito: