Tanti giovani mesagnesi non l’hanno mai vista. Troppi non hanno mai messo piede in quel palazzotto di via Martiri della Libertà. Quella porta è chiusa da tantissimo tempo. All’esterno una targa oramai arrugginita la cui scritta “Pinacoteca Comunale” è solo un vecchio ricordo.
Entrare all’interno è stato un colpo al cuore. Stanze vuote, forse risanate e imbiancate da poco ma fredde. Le pareti dove un tempo erano appese le opere del maestro Giovanni Avasto e di altri artisti che avevano donato i loro quadri al Comune adesso quei muri sono spogli.
I dipinti della collezione comunale sono custoditi in uno sgabuzzino poco dopo l’entrata. Sono stati messi qui con un certo garbo. Uno sopra l’altro in attesa che qualcuno si decida a prendere dei provvedimenti. I soldi si dirà, maledetti soldi che le casse del comune in questo periodo storico non hanno. È questo il vero problema della pinacoteca comunale? Non si potrebbe trovare un finanziamento regionale o europeo oppure un idea brillante per tirare fuori quelle opere d’arte e renderle fruibili a tutti.
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