Home Politica Vincenzo Marino: “Sempre la stessa storia e in completa distonia”

Vincenzo Marino: “Sempre la stessa storia e in completa distonia”

da Cosimo Saracino
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MESSAGGIO ELETTORALE DI VINCENZO MARINO CANDIDATO NELLE LISTE DI ANTONIO CALABRESE: Sempre la stessa storia e in completa distonia con la realtà , una parte consistente di Mesagne vota politici che poi disprezza. Da quando avevo 18 anni che mi sono sempre interessato di politica locale, in quanto ho sempre avuto una passione per  l’associazionismo i quanto ho sempre provato piacere ad incontrare nuova gente con cui confrontarmi e per quanto mi è stato possibile prestare un servizio alla comunità! Ricordo la mia prima campagna elettorale da candidato consigliere, affiancato da una donna straordinaria, molto conosciuta a Mesagne come “’Ncetta di Saletta” mia Nonna! Devota dello scudo crociato, entravo nelle case di amici e parenti con lei che mi annunciava neanche fossi un candidato Onorevole uscente, che tempi…
Purtroppo però da subito ho potuto constatare come tanti cittadini di Mesagne utilizzavano e utilizzano il voto come una sorta di “acceleratore di diritti”, un modo – a volte l’unico – per ottenere ciò che altrimenti sarebbe difficile, se non impossibile raggiungere. Per intenderci: ci si rivolge al personaggio di turno per chiedere, talvolta elemosinare favori. Per pietire ciò che bisognerebbe avere per diritto.
E quindi un giovane candidato prima e meno giovane oggi è sistematicamente schiacciato da personaggi che non per passione o capacità politica ma per la professione svolta ordinariamente hanno sempre contribuito all’equivoco culturale del DIRITTO/FAVORE.
Ma è ormai difficile far passare questo messaggio, anche tra gli elettori più giovani. Sembra tutto molto semplice, ma è difficile far comprendere a chi si sente depauperato e privato di ogni cosa che il modo migliore per recuperare brandelli di diritti non è svendere il proprio voto per un favore. È tanto più difficile perché spessissimo ciò che l’elettore si trova costretto a chiedere come fosse un favore, sarebbe invece un suo diritto, il cui adempimento non è impedito, ma è fortemente (e a volte artificiosamente) rallentato dal mal funzionamento delle Istituzioni. Qui non si sta parlando di persone che truffano o di comportamenti sleali, ma di chi ha difficoltà a vedersi riconosciuta una pensione di invalidità necessaria a sopravvivere, o l’assegnazione di un alloggio popolare piuttosto che un posto in ospedale cui avrebbe diritto. Lo stesso accade talvolta per l’ottenimento di una licenza commerciale o per poter ottenere i premessi necessari alla apertura di un cantiere. Diritti riconosciuti dalla legge il cui esercizio, da parte del cittadino, necessita di una previa mediazione politica. E la politica di questo si è nutrita. Di questo ricatto. Ribadisco: non sto parlando di chi non merita, di chi non ha i requisiti, di chi sta forzando il meccanismo legale per ottenere un vantaggio, ma di chi avrebbe un diritto e non è messo in condizione di goderne.
TU VUOI che questo muro di gomma ostacoli ancora una volta la volontà di rinnovamento, giovando  nell’urna sempre e soltanto il vecchio politico e la vecchia politica, o vuoi coltivare la libertà, il bene comune sostenendo Antonio CALABRESE??? #iostoconantoniocalabrese

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