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COMUNICATO STAMPA: L’appello lanciato, anche attraverso la stampa, dai giovani medici non specialisti dei presidi ospedalieri di Brindisi, Ostuni e Francavilla merita la giusta considerazione. Si tratta di professionisti impiegati nella prima linea sanitaria dei pronto soccorso e che hanno sottoscritto solo un contratto di prestazione d’opera libero-professionale. Una condizione di precarietà che appare ancora più inaccettabile in un momento in cui questi medici sono chiamati a rischiare la vita per prestare soccorso ai cittadini. Il tutto, senza aver ricevuto la dovuta considerazione che, nel caso specifico, consiste nella trasformazione del contratto a dirigente medico a tempo determinato.
L’attuale condizione, invece, comporta che lavorino fianco a fianco coloro che hanno tutte le tutele contrattuali e chi, invece, rappresenta l’ennesimo esempio delle conseguenze negative della precarietà.
Ecco perché è necessario che il Governo nazionale e la Regione Puglia affrontino quanto prima il problema. Del resto, l’attuale situazione di emergenza testimonia, ancora una volta, l’importanza di una sanità pubblica efficiente in cui il personale riceva i giusti riconoscimenti.