In questi giorni, come oramai faccio con onore dal giorno della mia proclamazione nella carica di Deputato della Repubblica, mi trovo in Parlamento impegnato con i miei Colleghi in importanti decisioni per la vita del Paese. Con sincero rammarico apprendo dalla stampa locale della esclusione della città di Mesagne dalle aree geografiche circoscritte nell’ambito delle ZES. Allo stesso modo apprendo dei mascherati riferimenti circa il mio operato: riferimenti verso i quali, in tutta onestà, avverto la necessità di adoperarmi affinché i Cittadini non siano quasi sempre distolti dalla realtà.
Il Partito Democratico di Mesagne, degna comparsa di una Amministrazione che non è stata capace di intercettare le opportunità di parteciparmi dei progetti di crescita e sviluppo del territorio, deflazionando di fatto il mio ruolo istituzionale e di rappresentante Parlamentare del Collegio, non può certamente permettersi il lusso di insinuare che la mancata assegnazione della zona ZES (“Zone Economiche Speciali”) a Mesagne possa essere la conseguenza di una mancanza di “…cinghia di trasmissione” tra Mesagne e Roma.
Sono circostanze che indubbiamente cedono il passo ad alcune brevi riflessioni. Infatti, una critica è decisamente meglio accolta quando viene accompagnata da una indicazione su una possibile soluzione e dalla dimostrazione che esistevano alternative che non sono state prese in considerazione. A tale riguardo, vorrei ricordare a tal Partito, che con sottile ironia e mal celata perfidia parla di latte versato, che l’assegnazione della Zona ZES non certo può dipendere da Roma ove i Parlamentari sono impegnati a legiferare né tantomeno posso lasciar insinuare il dubbio che ciò possa essere dipeso da una mia mancanza di impegno.
È bene precisare che tali decisioni vengono prese in base a quelli che sono i progetti seri di un territorio, progetti che partono da Amministrazioni ed Enti locali e convergono sui banchi del governo regionale ove poi questi vengono valutati e, se è il caso, “premiati”. Appare evidente a questo punto che probabilmente sia proprio la mancanza di progettualità locale che ha portato il governo regionale – tra l’altro considerevolmente rappresentato da un nostro concittadino Consigliere regionale e Presidente della Commissione Ambiente – Assetto ed utilizzazione del territorio – ad escludere Mesagne dalle zone ZES.
Ad ogni modo voglio rassicurare tutti, in quanto non può e non deve essere questa defezione a sconfortare il nostro territorio. Il nostro Governo, insediatosi da poco più di 60 giorni e che sta affrontando tutte le vertenze nazionali con massimo impegno e serietà, ha previsto nella sua squadra il Ministro per il SUD Barbara Lezzi e non mancherà l’occasione per portare sul suo tavolo la questione Mesagne se e quando le realtà locali dovessero dar prova di volontà di reale crescita e condivisione di intenti, scucendosi di dosso le etichette ideologiche e dando prova di voler realmente lavorare per il bene comune. Da quel momento in poi, sarò – come già lo sono – a loro completa disposizione. Per intanto, le critiche le rispedisco recisamente al mittente!
Giovanni Luca Aresta, Deputato