All’inizio di agosto, in occasione della definizione delle ZES denunciammo pubblicamente l’assenza di un’azione sinergica del territorio ispirata dall’Amministrazione comunale tesa a far rientrare Mesagne nelle zone economiche speciali individuate della Regione Puglia. Lo stesso Sindaco lasciò aperto uno spiraglio facendo riferimento alla decisione finale del Governo al quale spetterà l’ultima parola. È apparsa ieri sul “Quotidiano di Puglia” la notizia che la Regione Puglia avrebbe deciso di non delimitare 220 ettari e di pubblicare un bando pubblico per permettere ad alcuni Comuni di rientrare nelle aree definite come Zone Economiche Speciali. È il caso di ricordare che i vantaggi per le imprese del nostro territorio sarebbero significativi, dalle agevolazioni alle semplificazioni degli adempimenti, per non parlare dei nuovi investimenti che si potrebbero attrarre moltiplicando le occasioni di sviluppo e di nuova occupazione; inoltre Mesagne presenta tutte le caratteristiche per entrare nel recinto delle ZES essendo di fatto una delle aree più prossime al porto e per
la quantità e la qualità degli insediamenti produttivi che insistono nel nostro territorio. Nessuno può assicurare la certezza del risultato, ma non utilizzare questa ulteriore occasione rappresenterebbe per l’Amministrazione Comunale e per i rappresentanti istituzionali impegnati a livello regionale e nazionale una grave responsabilità. Il Partito Democratico è pronto a fare la sua parte e auspica che la crisi amministrativa, che per ora riempie le cronache quotidiane senza essere formalizzata né dalla maggioranza né dal Sindaco, non arrechi ulteriori danni alla città facendole perdere occasioni come questa
Partito Democratico di Mesagne.