
La zona “Grutti – Calderoni” è candidata ad un finanziamento di 5 milioni di euro: per la Regione Puglia, e a livello nazionale, l’imponente progetto di riqualificazione rappresenta un interessante modello di recupero ecosostenibile.
“E quindi uscimmo a riveder le stelle”: nell’anno che coincide con il settecentenario della morte del Sommo Poeta, il celebre verso della “Divina Commedia” è diventato anche il titolo scelto per denominare il progetto di rigenerazione urbana del Quartiere “Grutti – Calderoni” a Mesagne. La proposta è stata inviata al Governo, l’amministratore ha chiesto che possa essere finanziata con le risorse previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, poco meno di 5 milioni di euro che potranno rendere più attrattiva una zona periferica che negli anni è cresciuta anche dal punto di vista residenziale. Sono al contempo aumentate le necessità di nuovi servizi pubblici e di spazi sociali utili ad arginare e prevenire fenomeni di marginalizzazione e degrado.
“L’idea – riferisce il sindaco – ha intanto attirato l’interesse della Regione Puglia, che l’ha scelta come modello pilota nell’ambito delle progettazioni urbanistiche alle quali vengono riconosciuti alti livelli di qualità ed ecosostenibilità. La sperimentazione verrà condivisa a livello nazionale tramite il tavolo tecnico interregionale ITACA, l’Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale. E – conclude il primo cittadino – mentre incrociamo le dita per questa proposta meritatamente attenzionata, continuiamo a seguire i progetti di rigenerazione pensati per tutte le periferie cittadine, alcuni dei quali già avviati o in avanzata fase di realizzazione”.