Nei giorni scorsi, gli investigatori della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Mesagne, hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari e l’informazione di garanzia emessi dalla Procura della Repubblica di Brindisi, ad un trentasettenne mesagnese, presunto responsabile del reato di esercizio abusivo di una professione (art. 348 c.1 c.p.).
Nello specifico, il titolare di un’attività commerciale sita in quel Comune aveva pubblicizzato sui social media la propria attività di “sensitivo e guaritore”, presentandosi come persona in grado di ascoltare, di offrire consigli e supporto psicologico per risolvere problemi – quasi sempre legati alla sfera sentimentale o per motivi di salute –, invitando le vittime, provenienti anche da diverse città della provincia brindisina, ad acquistare amuleti dalle potenti proprietà curative.
Pertanto, l’uomo, anche praticando la cartomanzia e affiancando alle previsioni astrologiche ed alle premonizioni, per lungo tempo, secondo quanto emerso dalle indagini degli uomini del Commissariato di P.S., abusivamente avrebbe svolto atti tipici della professione di psicologo e psicoterapeuta che, secondo normativa, sono riservati agli iscritti al relativo albo che abbiano conseguito l’abilitazione, dopo la laurea in medicina o in psicologia e i corsi di specializzazione.