Presentato questa mattina, nella sala Appia della direzione generale in via Napoli, il progetto sul trattamento riabilitativo post chirurgico nella donna operata al seno, patrocinato dalla Asl Brindisi e finanziato dal Comitato regionale Komen Puglia. Sono intervenuti il direttore generale Maurizio De Nuccio, il direttore sanitario Vincenzo Gigantelli, il direttore amministrativo Loredana Carulli, il direttore dell’Oncologia medica e coordinatore della Breast unit, Saverio Cinieri, il dirigente responsabile della Chirurgia senologica Stefano Burlizzi, la referente del progetto Manuela De Michele, fisioterapista con esperienza specifica nel trattamento di riabilitazione delle pazienti operate per carcinoma mammario. Per la Komen Puglia era presente Linda Catucci, presidente del Comitato regionale. “Il progetto – ha sottolineato Stefano Burlizzi – è rivolto in particolare alle donne che sono state sottoposte a intervento di dissezione ascellare. La riabilitazione partirà subito dopo l’operazione, in prima o seconda giornata, con un’assistenza fisioterapica precoce”.
Saverio Cinieri ha messo in evidenza che “in Italia l’88 per cento delle donne che si ammalano di cancro della mammella a cinque anni sono vive e libere dalla malattia. Abbiamo il maggior tasso di guarigione al mondo. Questo risultato è dovuto anche alle esperienze di due grandi oncologi: Umberto Veronesi e Gianni Bonadonna”. Cinieri ha poi anticipato che “dal 12 al 15 aprile la nave Amerigo Vespucci farà tappa a Brindisi con il Villaggio Italia. Saranno presenti, per iniziative di sensibilizzazione relative alle modifiche dello stile di vita, l’Aiom (associazione italiana oncologia medica), Fondazione Aiom, la Fondazione Airc per la ricerca sul cancro e tutte le associazioni di pazienti del territorio brindisino”.
“Con le nostre iniziative, dalla Race of the cure alla Carovana della prevenzione – ha detto Linda Catucci – abbiamo raccolto 165 mila euro che saranno destinati a nuovi progetti con l’obiettivo di rafforzare la nostra presenza in ospedale”. Sul trattamento riabilitativo si è soffermata Manuela De Michele. “Alle pazienti – ha spiegato – sarà consegnato un opuscolo con un programma di esercizi per proseguire a casa la riabilitazione. Il recupero motorio e funzionale dell’arto superiore è un percorso graduale che se svolto costantemente porterà in maniera ottimale al raggiungimento dei risultati”.
Per il dg De Nuccio “questa iniziativa rappresenta una grande opportunità per le pazienti oncologiche, non solo dal punto di vista sanitario. Insieme si attraversa il tunnel della malattia perché la vita possa essere più forte e luminosa di prima”. “Il tumore al seno – ha aggiunto Loredana Carulli – rappresenta per una donna una ferita profonda che lascia tracce permanenti. Ma oggi si può guarire e raccontare la propria vittoria”. “Questo progetto – ha concluso Vincenzo Gigantelli – serve a restituire il massimo dell’autonomia alle donne che sono state operate. La riabilitazione deve diventare parte integrante della presa in carico delle pazienti”.