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Bari, Forum sulla tutela degli animali d’affezione e prevenzione del rangagismo

da Cosimo Saracino
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Mercoledì 21 Giugno, presso l’aula consiliare della città metropolitana di Bari, si è svolto il forum sulla tutela degli animali d’affezione e prevenzione al quale hanno partecipato diverse personalità esperte in materia. Si sono succeduti negli interventi la presidente dell’ENPA Carla Rocchi, il prof. di diritto costituzionale dott. Dionigi, il medico veterinario dott. Spirito, la rappresentante della LAV di Bari Sara Leone ed altri.

Nel corso del dibattito, centrale è stata la tematica delle ben 4 proposte di modifica alla l.r. 12/95, alcune delle quali non si limitano ad aggiungere semplicemente quanto disposto dalla sentenza della Corte Costituzionale ma stravolgono per intero l’assetto normativo della legge, consentendo ai privati non solo di partecipare alle gare d’appalto dei canili sanitari, come ha stabilito la Corte Costituzionale ma permette loro di gestire e persino costruire canili-rifugio. In tali preposte si cerca inoltre di disciplinare e quantomeno stabilire criteri di applicazione su materie sulle quali la Regione Puglia non ha alcuna competenza, come ad esempio i contratti d’appalto. Tali proposte di modifica risultano pertanto in violazione della legge quadro 281/91 in merito alla tutela degli animali e inopportune in merito alle competenze legislative.

Se queste modifiche dovessero essere confermate, non solo non si risolverà il problema del randagismo in Puglia, ma assisteremo ad un aumento dei cani vaganti sul territorio e dei canili, pagando inoltre sempre più tasse ai comuni che dovranno reperire soldi per retribuire i privati gestori di canili.

CITTADINI APRITE GLI OCCHI!!!COME SEMPRE SI VOGLIONO AGEVOLARE GLI INTERESSI DI POCHI A DANNO DI NOI TUTTI E DEI POVERI CANI!!!

Da uno studio condotto dalla LAV, esposto nel corso della giornata, emerge che la Regione Puglia sostiene una spesa di ben 27 milioni di euro per mantenere circa 21 mila cani in 101 canili già esistenti sul territorio! Siamo secondi solo alla Campania mentre il Veneto spende meno di 500 mila euro! Perché questa differenza? Perché in regioni virtuose come il Veneto si applica la legge e si attua un piano di prevenzione mediante la sterilizzazione.

Purtroppo il nostro governatore Emiliano, seppur invitato, non era presente al dibattito mancando una importante occasione per interloquire con chi sul territorio è presente e vive ogni giorno questo problema. Noi volontari del Coordinamento delle associazioni di Brindisi invece eravamo presenti ed abbiamo colto l’occasione per ribadire l’importanza dell’unione di tutte le associazioni per contrastare le inadempienze delle istituzioni e lottare contro le inutili e dannose modifiche alla l.r. che consentiranno ai privati di fare impresa e business sulla pelle dei cani e con i soldi dei contribuenti. Si ricordi che i cani rinchiusi nei canili privati vi resterebbero a vita perché rappresenterebbero una fonte di guadagno per i gestori e a pagarli per questo saremo tutti noi.

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