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Bartolo Longo sarà Santo

da Cosimo Saracino
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La notizia ufficiale si può leggere sul decreto del Dicastero delle Cause dei Santi, 25.02.2025. Papa Francesco, dal Gemelli dov’è ricoverato, ha firmato gli atti della proclamazione presentati dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin e il sostituto l’arcivescovo Edgar Peña Parra. Bartolo Longo è una figura del nostro territorio e tanti sono i rapporti che da giovane ha avuto con Mesagne. Sua madre era nostra concittadina e lui non ha mai dimenticato il rapporto con la nostra terra anche se si è dedicato alla construzione del Santurio di Pompei. Ci sono documenti che raccontano come lui girasse per le vie di Mesagne chiedendo un contributo per l’erigenda chiesa di Pompei e moltissimi concittadini hanno voluto donare quanto avevano per questa importante opera.

L’apostolo del Rosario di Pompei
Bartolo Longo è sinonimo internazionale della Madonna di Pompei. Vissuto tra la metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento, pugliese di Latiano, quello che diventerà un apostolo del Rosario vive una prima fase della vita con un disagio interiore molto acuto. Durante gli studi di Giurisprudenza a Napoli si avvicina per qualche tempo allo spiritismo per poi ritrovare la fede grazie all’aiuto di alcuni sacerdoti. Si accende in lui il desiderio di promuovere opere di carità e diventato amministratore dei beni della contessa Marianna Farnararo, rimasta vedova con cinque figli piccoli, lavora perché la gente povera che viveva sui terreni della nobildonna nella Valle di Pompei abbia una esistenza più dignitosa. Nel 1875 porta a Pompei una immagine della Madonna e nel 1876 avvia la costruzione del santuario destinato a diventare luogo di culto mondiale, consacrato alla Madonna del Rosario il 7 maggio 1891. Bartolo Longo sposa la contessa e insieme donano la proprietà del santuario a Leone XIII, che ne lascia ai coniugi l’amministrazione. Per il futuro beato è l’inizio di una nuova vita di totale devozione alla Vergine, che esercita anche con un intenso lavoro di scrittura e diffusione di libri, opuscoli e riviste. Muore nel 1926, Giovanni Paolo II lo eleva agli altari nel 1980.

La richiesta di canonizzazioni
Proprio questa enorme diffusione della devozione mariana scaturita dal Santuario di Pompei ha indotto nel 2024 l’arcivescovo prelato e delegato pontificio del Santuario Tommaso Caputo, assieme al vescovo di Acerra Antonio Di Donna, presidente dei presuli campani, a chiedere al Papa la canonizzazione del Beato Bartolo Longo. Una richiesta analoga rivolta a Francesco anche dal cardinale arcivescovo emerito di Caracas Baltazar Enrique Cardozo – appoggiata da vescovi di vari Paesi latinoamericani ma anche Usa e Spagna – per José Gregorio Hernández Cisneros, un medico venezuelano vissuto tra il 1864 e il 1919, la cui fama di “medico dei poveri” si è affermata da molti anni a livello internazionale. Nell’accogliere tali richieste il Papa, informa il Dicastero delle Cause dei Santi, “ha deciso di convocare un Concistoro che riguarderà le prossime canonizzazioni”.

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