Dal 12 al 18 maggio 2025, la città di Granada (Spagna) ospiterà la sesta edizione del Festival Krearte, evento internazionale cofinanziato dal programma Erasmus+ dell’Unione Europea. Fondato sul principio che “El Arte representa un espacio infinito de expresión, relación y crecimiento, capaz de romper barreras y dar voz a situaciones injustas.”
Krearte è oggi una piattaforma di riferimento per il dialogo tra creatività e impegno sociale, in grado di riunire artisti, educatori, operatori culturali e spettatori da tutta Europa.
All’edizione 2025 parteciperà anche Artisti per il Sociale, gruppo informale con sede a Mesagne, attivo da anni nella promozione di percorsi artistici in ambito sociale. Attraverso il teatro, il video partecipativo, la musica e il linguaggio performativo, il collettivo realizza iniziative che coinvolgono scuole, cooperative, associazioni e singoli artisti, con l’obiettivo di valorizzare l’espressione individuale e la cittadinanza attiva.
Tra le proposte presentate, il gruppo porterà a Granada “LIFE – La mia astronave ha le ruote”, un progetto teatrale collettivo ideato da Samuele Longo, con la direzione di Giancarlos Stellini e le musiche originali di Paco Maddalena.
LIFE – La mia astronave ha le ruote è un monologo teatrale intimo e ironico che dà voce a Sam (Samuele Longo), un ragazzo che vive da sempre su una sedia a rotelle. Attraverso ricordi, sogni e ironia, Samuele trasforma la sua realtà in un racconto universale di identità, resilienza e desiderio di volare oltre i limiti del corpo.
È stata Silvia Paradiso de la Cooperativa sociale Il Faro di Brindisi a proporre di presentare il progetto a Granada.“Perché Krearte – ci dice la Paradiso – rappresenta uno spazio ideale in cui far emergere il senso più profondo del nostro lavoro: per creare occasioni in cui l’arte possa diventare espressione di sé, relazione, ascolto, cura e trasformazione sociale.”
Una tappa di lavoro condiviso con il pubblico
La presentazione avverrà presso la sede de la Fundación Escuela de Solidaridad di Granada, partner di tanti progetti europei a carattere sociale, fondatore e motore creativo del festival. La presentazione del progetto – “avrà la forma di una dimostrazione aperta: una condivisione pubblica di materiali scenici, frammenti di testo e momenti del processo creativo, condotta dai coordinatori del progetto e da Samuele Longo protagonista della pièce. Questa tappa intermedia rappresenta un momento fondamentale verso la futura realizzazione completa dello spettacolo, che prevede uno sviluppo drammaturgico più articolato, una componente coreografica e un lavoro approfondito sul corpo e sul movimento”.
“Festival Krearte e la Fundación – aggiunge Stellini – rappresentano un contesto ideale per accogliere un progetto che nasce dall’incontro tra relazioni autentiche, bisogni espressivi e desideri in cerca di ascolto. Il nostro lavoro dà voce a storie spesso marginalizzate, restituendo loro visibilità e dignità attraverso la scena.”
Reti territoriali e collaborazioni artisticheIl progetto ha già suscitato l’interesse di vari artisti e professionisti del settore, che stanno valutando possibili forme di collaborazione futura: i
già citati Paco Maddalena regista e autore brindisino di musiche di scena, la Cooperativa Sociale Il Faro di Brindisi, già attiva con il bel progetto La Fabbrica del Farò; l’associazione AttoTerzo di Mesagne diretta da Tony Bottazzo, l’attrice e performer Daniela Nisi, che contribuirà alla costruzione scenica con la propria esperienza artistica e pedagogica, le grafiche ed operatrici di comunicazione Azzura Longo e Anna Campana.
Queste sinergie intendono dar vita quindi, a un progetto collettivo e di co-progettazione che integri linguaggi artistici diversi – scrittura scenica, ricerca corporea, musica e partecipazione sociale – con l’obiettivo di generare impatto culturale e umano.
Un’arte che apre spazi di possibilità
Partecipare a Krearte rappresenta per il gruppo, per Samuele e per la sua famiglia, un’occasione di crescita e di confronto. Portare in questo contesto “LIFE – La mia astronave ha le ruote” significa offrire al pubblico europeo un racconto che parla di appartenenza, possibilità e trasformazione.
“È un progetto nato con le ruote – conclude con un pizzico di ironia Stellini – capace di andare lontano. Un atto artistico e politico, che desidera portare alla luce ciò che spesso resta ai margini.”