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I libri, Mesagne e lo stupore

da Cosimo Saracino
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(di Regina Cesta) – Mercoledì scorso, 6 luglio, nella splendida cornice del Castello Normanno Svevo di Mesagne si è conclusa la prima parte del Festival dl Libro Emergente, ci sarà un prossimo appuntamento (rimandato a causa Covid) il 27 Luglio con Simone Tempia e il suo “ Vita con LLOYD”, una presentazione speciale il 21 luglio a Lab Creation con Fabio Cavallari e il suo nuovo libro “E adesso parlo io”, per poi ritornare a Settembre con il People Fest di Pippo Civati.

Nell’ultimo incontro il Festival ha cambiato nuovamente genere letterario, quest’anno i libri proposti sono sempre stati diversi nel genere e si sono alternati autori conosciuti ad autori emergenti e come Marco De Franchi definito “la nuova voce nel panorama letterario italiano”. “La condanna dei viventi” è un thriller, ben scritto e di  forte ritmo nel racconto, l’autore non è alla sua prima esperienza di scrittore ma è la prima volta che viene pubblicato da una casa editrice di grande fama, la Longanesi.

Come spesso è accaduto durante le sere del Festival, la presentazione è stata anche un modo per confrontarsi su temi che prendono spunto dalle storie ma che si ampliano nel dialogo tra autore e pubblico. Nell’incontro con Marco De Franchi la discussione è stata incentrata sul concetto di “male” e di “male assoluto”, quell’abisso oscuro in cui taluni cadono e commettono crimini con motivazioni imperscrutabili. In questo incontro sullo sfondo c’era una protagonista d’eccezione: Mesagne e le sue bellezze.

Tutti gli autori che sono stati ospiti del Festival del libro Emergente, provenienti da diverse realtà e regioni italiane, sono rimasti stupiti da tanta bellezza, dalle chiese barocche, dagli scavi di Vico Quercia e la storia millenaria di una città con un Castello imponente, iconico e rappresentativo della nostra Mesagne.

Gli ospiti hanno anche apprezzato la possibilità di conoscere meglio la nostra storia grazie alla professionalità delle guide turistiche della Cooperativa Impact che gestisce l’Infopoint Turistico all’interno del castello e che sono un valore aggiunto alla proposta culturale e turistica di Mesagne.

Una riflessione, infine, l’espressione “con la cultura si mangia” è forse oggi pronta ad essere superata.  E’ forse il momento di riflettere sull’importanza di sostenere ancora di più, come cittadini, l’offerta culturale di Mesagne, di renderla sempre più di ottimo livello, di osare sperimentazioni che già oggi nella nostra regione sono realtà per cittadine e paesi pugliesi, di dare molto più risalto a monumenti, storia e leggende della città, di puntare il focus sulla candidatura Unesco che vede Muro Tenente protagonista e trasformare l’espressione citata prima in “con la cultura si cresce e si diventa grandi”. Probabilmente se faremo questo apriremo strade di crescita culturale inimmaginabili.

La strada è stata già intrapresa da questa Amministrazione comunale che non fa mancare il suo sostegno, il suo impegno perché si cresca  nell’offerta culturale. La candidatura a Capitale della Cultura 2024 e la recente esperienza del Festival Biennale Culturare ne sono esempio. Ora sta a noi comunità sostenere le tante, ottime, iniziative che le associazioni mesagnesi propongono  e rendere Mesagne veramente Capitale della Cultura ad infinitum!

 

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