“Medico di famiglia”, che bel suono racchiude questa frase, contiene in sé l’armonia delle vite. Questa non è una professione come le altre, il medico di famiglia non ha solo la responsabilità di tutelare la vita altrui ma ha anche l’onere di avere cura delle anime che le abitano. Ogni paziente consegna al medico un bagaglio familiare di malattie, di affetti, di cadute, di sogni, di perdite e di successi, per renderlo custode della sua storia. Un patto di fiducia importante che non può essere tradito.
La dottoressa Patrizia Panico, con la sua professionalità e la sua umanità, è riuscita a tener fede a questo tacito accordo tra le parti, per questo rimarrà tra gli affetti più cari dei suoi assistiti. I suoi pazienti hanno percorso insieme a lei un pezzo di vita, quarant’anni per l’esattezza, nella gioia e nel dolore, finché pensione non li ha separati. Ma lei, nel saluto finale colmo di commozione, in uno studio gremito di pazienti che hanno atteso per ore per poterla abbracciare, ci ha tenuto a precisare ad ognuno che lei rimarrà lì, in quello studio di Piazza Garibaldi 11, a Mesagne, città che nel tempo è diventata anche sua.
“Non ci sarò più come il vostro medico – ha precisato -ma ci sarò se avrete bisogno di un consiglio o di un conforto; perché i propri cuccioli non si abbandonano così, bisogna dargli il tempo di orientarsi a percorrerenuove vie. E poi servirà anche a me, per avvertire meno il distacco” ha aggiunto con gli occhi lucidi.
Con la speranza di poterla rincontrare in altri luoghi e nel pieno della salute di lei e dei suoi pazienti, i suoi assistiti le augurano di godersi la meritata pensione e la bellezza di questa nuova fase di vita, che sarà certamente adornata dall’eleganza che l’ha sempre contraddistinta. Con sincero affetto, gratitudine e stima, Anna Rita Pinto
