Home Cultura L’origine della Festa di Mater Domini e la ricerca di parenti di Clarice Guarini

L’origine della Festa di Mater Domini e la ricerca di parenti di Clarice Guarini

da Cosimo Saracino
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(di Cosimo Pasimeni) – È passato il giorno della “nostra” festa di Mater Domini che sarà da ricordare per le mancate celebrazioni esterne e solo con le liturgie officiate all’interno del Santuario alla presenza delle sole poche persone indispensabili.
Ma a quando risale l’origine di questa festa? Si può dire che fu istituita solo pochi anni dopo il rinvenimento del quadro (1598) come si può rilevare da un documento del 1752.
Qui sotto l’estratto di due relazioni che tra l’altro parlano anche della festa:

1744 – La festa poi si fa con tutta solennità. Si fanno due processioni una nel sabato nelle prime vesperi. l’altra la domenica mattina coll’intervento nell’una e l’altra del clero secolare e regolare precedendo l’invito del procuratore della mensa arcivescovile, di cui è detta chiesa, e vi si canta la messa solenne in musica con sparo di mortaretti, e si fa ancora il panegirico in onore della Vergine.
Io d. Antonio Moranza ho risposto alle presenti istruzioni.

1752 – … avendo monsignor Falces (1605-1636) arcivescovo ordinata la solenne festa nella domenica in Albis, pareva convenevole rappresentarsi un tal mistero avvenuto in quel giorno. Ordinò medesimamente il detto zelante pastore, che il sabato avanti si preparasse una solenne processione di ambedue i cleri, acciocché si portassero alla chiesa sudetta a cantare i primi vesperi, e la mattina della domenica la santa messa con ogni possibil pompa, siccome presentemente s’osserva.
Mesagne li 8 maggo 1752.   Roberto canonico Marino

Una curiosità: Come era la strada che all’epoca conduceva al Santuario? Probabilmente era rimasto ancora il vecchio sentiero che da Mesagne portava al Convento dei Cappuccini, magari allargato e, per dirla in dialetto mesagnese, uno “stratoni”; infatti bisogna aspettare la Delibera del Consiglio Comunale del 11/01/1880 ove si discusse e si approvò il progetto redatto dall’Ingegnere Sig. Salvatore Fusco e l’offerta del Sig. Vincenzo De Bonis per la sistemazione delle strade interne, Materdona, ed Epifanio Ferdinando.
Possiamo quasi stabilire che si impiegarono quasi tre anni, e questo si deduce dalla delibera del 14 /9/1882 che autorizzava il pagamento al Sig. De Bonis per i lavori. (Notizie tratte dall’Archivio Storico del Comune di Mesagne).

Ed ora una richiesta ai lettori per sapere se tra i propri antenati ne risulta una col nome di CLARICE GUARINI.
La foto allegata ritrae il presbiterio che alla base dello scalino riporta: IN MEMORIA DI CLARICE GUARINI.
Probabilmente si tratta della fine degli 30 del secolo scorso quando furono eseguiti lavori di restauri interni che coinvolsero anche la cittadinanza che offrì al Santuario la seconda campana che si vede nella seconda foto allegata.

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