Al rapporto tra “Spirito e psiche” è dedicato l’evento in programma a Brindisi il 26 novembre, dalle 9, a Palazzo Granafei Nervegna. Interverranno il direttore generale della Asl, Maurizio De Nuccio, il direttore sanitario Vincenzo Gigantelli, il direttore amministrativo Loredana Carulli, il presidente dell’Ordine dei medici Arturo Oliva e l’arcivescovo di Brindisi-Ostuni monsignor Giovanni Intini. Responsabile scientifico è Alessandro Saponaro, direttore pro tempore del Dipartimento di salute mentale della Asl, mentre la segreteria organizzativa è affidata a Raffaele Quarta. Modererà l’evento il dirigente responsabile della Struttura Informazione e Comunicazione Istituzionale della Asl, Giacomo Dachille.
Buona parte del lavoro degli psichiatri ha a che fare con “costrutti ipotetici”, come intelligenza, memoria, amore, dolore, piacere, desiderio, passione, nostalgia e simpatia. Sono entità e processi psichici che non sono accessibili alla diretta ispezione dei sensi, ma vengono invocati per spiegare i fenomeni che invece sono osservabili.
Tra questi costrutti c’è anche lo spirito. Tutta la sofferenza umana che lo psichiatra prende in cura si muove all’interno di una complessità tra anima, spirito e corporeità. Sono dimensioni che entrano in conflitto, determinando una costellazione di sintomi e vissuti in cui, accanto alla diagnosi, occorre portare alla luce e condividere con il paziente un senso, una comprensione, un destino. “Questo convegno – spiega il direttore generale Maurizio De Nuccio – è promosso dalla Asl e dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni e rappresenta una occasione di incontro e dialogo tra diverse prospettive di cura dell’anima, intorno all’obiettivo comune del sollievo per chi sta attraversando la sofferenza”.