Home Dal Territorio Disavventura per anziano mesagnese, lo portano al Perrino e gli smarriscono ori e dentiera

Disavventura per anziano mesagnese, lo portano al Perrino e gli smarriscono ori e dentiera

da Cosimo Saracino
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Doppia tragedia per una coppia di anziani mesagnesi. Lui viene portato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Perrino per una crisi respiratoria e il giorno dopo si accorge di non avere più la fede, due braccialetti e la dentiera. Una storia di sofferenza che si intreccia con le disposizioni per il contenimento della diffusione del Coronavirus. La vicenda ce la racconta la signora Patrizia Pellegrino, sorella di Elena moglie del sig. Francesco Paolo Argentieri che la notte di venerdì scorso è stato portato d’urgenza in pronto soccorso dal 118 a causa di una pericolosa crisi respiratoria. Patrizia, che lavora a Torino presso la città della salute e della scienza in qualità di tecnico di laboratorio, ci racconta: “Mio cognato intorno all’una della notte di venerdì non rispondeva in nessun modo ai richiami di mia sorella Elena. Era come se fosse in coma. Elena ha subito chiamato il 118 e, dopo un’ora circa, sono arrivati e lo hanno portato a Brindisi dopo avergli somministrato dell’ossigeno. Mia sorella ha chiesto di poterlo accompagnare ma a causa delle disposizioni per il Covid1 non gli è stato permesso. Giunto al pronto soccorso gli hanno fatto tutti gli accertamenti: tampone negativo, tac e assistenza. Francesco ha ripreso conoscenza in tarda mattinata. A quel punto mio cognato si è accorto di non avere la dentiera, la fede di 44 anni di matrimonio e due braccialetti che gli aveva regalato la sorella morta tempo fa”. La signora Elena il giorno dopo si è recata al pronto soccorso per chiedere gli effetti personali del marito. Patrizia racconta: “Una infermiera le ha detto di non sapere dove l’avessero messi. Forse nel guanto che comunque era stato buttato. Mia sorella Elena le ha detto che l’avrebbe denunciata e l’infermiera le ha risposto: ‘se lo fai non devi venire più qua’. Ieri sera mia sorella Elena di 73 anni, amareggiata e stanca, malata di tumore al seno accompagnata da mia sorella Carmela, fra poco 80 anni, sono andate prima dai carabinieri che le hanno risposto che non era competenza loro e poi dalla Polizia per presentare denuncia. Il poliziotto le ha consigliato di andare mercoledì mattina alla direzione dell’Ospedale Perrino per presentare un reclamo, se non le avessero dato udienza o venisse maltrattata di ritornare da loro per fare denuncia”. Una storia di rimbalzo di responsabilità che amareggia profondamente soprattutto in questo periodo in cui dovremmo riscoprire il senso della solidarietà. Patrizia conclude dicendo: “Tutto quello che stiamo facendo è per avere rispetto e dignità per un paziente che arriva ad un pronto soccorso in serie difficoltà e che dopo aver fatto tutti gli accertamenti gli hanno smarrito-buttato la dentiera e le cose a lui più care. Non vogliamo risarcimento ma vogliamo maggiore attenzione e rispetto per le persone che arrivano al pronto soccorso”.

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3 commenti

Lina Mingolla martedì, 2 Giugno 2020 - 22:13

Quando si leggono notizie del genere, io sento di vomitare. Questo genere umano sinceramente, mi fa schifo!! Non si può scendere più in basso di così. VERGOGNA !!!

Mary mercoledì, 3 Giugno 2020 - 20:34

Al perrino si sente di tutto…. Tutta colpa del personale a mio parere molto superficiale e maleducato direi proprio incompetenti, perché in primis ci vuole educazione e devozione per le persone sofferenti e anziani soprattutto…. Ma in quell ospedale c’è solo tanto menefreghismo…. Sono tutti da mandare a casa!

mario mercoledì, 3 Giugno 2020 - 8:48

Ciò che raccontano..ha dell’incredibile..una mancanza assoluta di rispetto..inconcepibile in un pronto soccorso..nn penso che qualcuno.se me sia impossessato..ma non hanno nemmeno conservato gli effetti..del malato..e poi le minacce dell’infermiera..ma scherziamo..il sud e già in continuo attacco dai nordisti..queste strane vicende non danno che confermare le dicerie…

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