Home Cultura I tanti Ulisse in prima linea…compresi noi!

I tanti Ulisse in prima linea…compresi noi!

da Cosimo Saracino
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Quello che state per leggere è un articolo a quattro mani scritto da alcune ragazze della 2B del plesso “Aldo Moro£. L’idea è nata durante le lezioni in modalità Meet, tra una spiegazione di letteratura e le riflessioni estemporanee degli alunni che hanno contestualizzato il significato di eroe nella nostra società così complessa. Buona lettura…

Possiamo già immaginarlo, noi studenti tra qualche anno, ormai adulti, leggeremo sui libri di storia un capitolo dedicato a “2020: pandemia Covid-19 ”. Questo virus ha imposto alla gente una sola regola: rimanere a casa, eppure ci sono uomini e donne che a casa non possono restare, perché le vittime hanno bisogno di loro.

In questi giorni così tragici, sono proprio i medici, gli infermieri e tutti coloro che lavorano nell’ambito ospedaliero i nostri eroi, vestono i panni di un Ulisse moderno,  un Ulisse talvolta imprudente, che indossa camice, guanti e mascherina, un Ulisse che, nonostante le incertezze e i vacillamenti, di fronte ad un dramma come quello che stiamo vivendo in Italia e nel mondo, è sempre pronto ad adattarsi alla realtà circostante, come davanti ad un’isola sconosciuta: quell’isola è Itaca, dove alla fine della notte ritornerà come fosse un porto sicuro, al termine di una terribile odissea. I nostri eroi tentano ogni giorno di superare i limiti della natura o quelli della società, mettendo a rischio la loro vita e quella dei loro cari, dimostrando  una grande  umanità, solidarietà e un grandissimo spirito di sacrificio, perché solo così si può annientare ciò che ancora oggi  è  un nemico subdolo e invisibile.

La scelta di scrivere e di dedicare un elogio a tutto il personale sanitario  testimonia  la riconoscenza anche di noi studenti, che al momento viviamo questo isolamento sociale, ma nulla è al confronto dell’eroica impresa che essi si trovano ad affrontare,  perciò ci siamo resi conto, studiando la letteratura, e in particolare il XXVI canto dell’Inferno della Divina Commedia,  che il desiderio di conoscenza, come nel caso di Ulisse,  rende questi valorosi condottieri  disposti a qualunque cosa, pur di trovare una risposta  alle proprie domande e porre fine alle sofferenze altrui.

Possiamo, inoltre, paragonare medici  e infermieri all’eroe  mitologico, poiché ogni giorno combattono in prima linea con l’unica arma della caparbietà,  nelle corsie degli ospedali, come fossero trincee per salvare le vite dei contagiati, con il rischio di ammalarsi essi stessi. A loro si affiancano i ricercatori, gli scienziati, anch’essi desiderosi di trovare il rimedio, la cura giusta, o meglio ancora il vaccino per debellare  definitivamente questa pandemia. Potrebbe sembrare una risposta banale, ma così banale non lo è, così se ci venisse chiesto “Chi secondo voi metaforicamente supera le colonne d’Ercole, intendendo i limiti umani ?”, da fieri cittadini italiani, risponderemmo “ il personale medico e paramedico”. Infine, in questo momento cosi delicato è importante il contributo di tutti, anche quello di noi bambini e ragazzi, stando a casa, rispettando le indicazioni delle Istituzioni  e aspettando l’arcobaleno che arriva sempre dopo ogni tempesta, con il messaggio “Andrà tutto bene”. Davanti a questo lungo cammino che la vita ci pone davanti, ora con orgoglio gridiamo al mondo:“FORZA ITALIA!”, orgogliosi  di essere cittadini italiani!

Defazio  Marialucia

Lamarmora Valeria

Molfetta Martina

Pagliara Virginia

Solito Angelica

 

 

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