Di questa ricorrenza, la Chiesa ne ha fatto una giornata “di cielo” mentre l’uomo un’esigenza di riposo assoluto, senza impegni, senza riflessioni…
Il 15 agosto è la festa dell’Assunta, è la festa della Madonna che noi mesagnesi portiamo nel cuore, con rispetto e profonda devozione.
Dopo più di un anno di severe proibizioni, di regole da osservare, di rapporti congelati, di divieti protettivi, non c’è l’urgenza e l’esigenza di una boccata di cielo? La vita, che è un dono, non ha forse bisogno di pregare: “dacci il nostro pane quotidiano”?
C’è bisogno di sole, di mare ma anche di cielo, di azzurro senza nuvole, di acqua senza temporali, di una natura che possa ritornare ad offrire le sue stagioni, a far godere dei suoi colori, a patto che l’uomo rispetti i valori eterni e non continui ad incendiare la bellezza e la ricchezza di Dio.
Il cristiano non è un soggetto passivo! Porta con sé una conoscenza ed un’attesa: da una parte la conoscenza di Gesù, delle sue parole e dei suoi gesti; dall’altra una speranza personale, un desiderio di vita più serena, più giusta, più equilibrata che ognuno dovrebbe esprimere nella propria quotidianità.
Gesù invita a lavorare nella sua vigna, nella storia degli uomini, scritta dagli uomini e, si spera, resa migliore dall’apporto di ognuno. Tanti anni fa scrissi un libro, “Costruirsi per costruire”, in cui cercavo di far capire che se non diventiamo coerenti costruttori di noi stessi, e quindi ci educhiamo, non possiamo costruire una società dove i valori hanno ancora un valore…
Tanti atteggiamenti preoccupanti dei nostri adolescenti, la loro volgarità, non sono una conquista, semmai una imitazione di quanto hanno visto e ascoltato con troppo facilità…
La Madonna torna a rivolgerci l’invito delle nozze di Cana: “fate quello che lui (il Cristo) vi dirà”, dopo che ella stessa ha offerto la sua completa disponibilità: “avvenga in me quello che hai detto”!
La vita di Gesù e quella di Maria non sono state fallimentari, contengono in germe la stessa vita di Dio che dona la vita oltre la morte! La festa della Madonna non è un appello a non celebrare il ferragosto, nel bisogno di un giusto e meritato riposo, quanto un rinnovato invito a convincerci che “non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”! Dobbiamo ricercare sempre l’armonia tra il vivere e il credere, tra il dire e l’operare così da cambiare direzione alla storia personale e sociale.
Ci sono tante donne e uomini ma sono pochi i veri testimoni, coloro che hanno conquistato la medaglia d’oro con la coerenza raggiunta tra la conoscenza del Vangelo e la testimonianza della vita.
La nostra fede è chiamata ad una prova di maturità: non un Dio a misura dell’uomo ma un uomo che si lascia trasformare da Dio, che si è fatto uno di noi in Cristo!
Il Figlio di Maria è ancora presente là dove c’è un essere umano che ama e che ha bisogno di essere amato!
Vergine Maria,
che oggi, nella tua assunzione al cielo,
ci ricordi che siamo sulla terra
ma siamo anche destinatari del cielo,
guida la nostra vita di ogni giorno.
Donaci, o Maria,
la sapienza del cuore
perché vivendo bene quaggiù,
possiamo incontrare, in cielo,
il tuo e nostro Gesù!
